Di Alanews | Mercoledì 21 ottobre 2020

Foto Getty Images | Edward Berthelot
Se il tartan è il tessuto autunnale per eccellenza, allora la gonna della stagione è il kilt.
L’origine del kilt in Scozia
La gonna nacque nel XVIII secolo in Scozia dall’idea di un imprenditore tedesco per i suoi operai. Questi solitamente indossavano come abito una coperta che copriva tutto il corpo, ma notando che impediva loro i movimenti, decise di “spezzare” la coperta in due e creare una gonna che li rendesse più liberi. L’idea piacque molto e si diffuse anche fuori dalle fabbriche: vennero così ideate le fantasie per distinguere le famiglie, i cosiddetti clan.
Un capo trasversale
Indossato in origine solo dagli uomini, nel ‘900 il kilt è stato sdogano anche per le donne. Grazie ai molteplici colori disponibili, è diventato usatissimo e sinonimo di una femminilità castigata.

Un cambio netto avviene con l’avvento del punk negli anni ’70, prima e col grunge nei ’90, dopo: il kilt si trasforma in minigonna. La fantasia scozzese diviene quindi simbolo di un’epoca, di una moda legata a doppio filo con la musica, entrando nell’immaginario collettivo.
Il kilt è da sempre presente nel guardaroba di tutte le donne, ma quest’anno sta vivendo una seconda giovinezza. Lungo, corto, largo, stretto, dai colori accesissimi o dai classici toni verdone, rosso e blu, tutte lo amano.
Con camicetta e golf girocollo dà subito un’aria rigorosa e classica, le tinte fluo su una minigonna rimandano alla trasgressione, alla libertà dell’epoca d’oro del punk.
Il kilt è divertente: con una scarpa stringata o un mocassino crea un outfit perfetto da giorno molto chic e sofisticato, con una t-shirt ecco un look giovane e informale, adatto anche alle under 20, la sera invece, con un tacco e un top scollato cambia subito la sua attitudine. È proprio questa la bellezza dei classici: essere perfetti sempre e non passare mai di moda.
Parole di Alanews