Celiachia sintomi: come si riconoscono quelli principali?

Quali sono i sintomi della celiachia e come riconoscerli? La celiachia è una malattia in aumento tra le popolazione, che consiste nell'intolleranza al glutine. Scopriamo quali sono i sintomi principali.

Celiachia sintomi: come si riconoscono quelli principali?

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La celiachia è una malattia che colpisce l’intestino tenue a causa dell’intolleranza al glutine, una proteina contenuta in frumento, orzo e segale. Chi soffre di questa particolare allergia alimentare deve mangiare alimenti senza glutine per evitare i sintomi che potrebbero colpirlo.

In Italia, la celiachia è l’intolleranza alimentare più frequente che colpisce 172 mila persone, in prevalenza donne. Viene stimato che è un fenomeno in continua crescita soprattutto tra i bambini.

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Vediamo quali sono i sintomi principali di questa intolleranza e come evitare di incorrere in conseguenze spiacevoli.

Riconoscere con tempestività i sintomi della celiachia riduce il più possibile le problematiche collegate alla malattia. Soprattutto nei bambini è importante riconoscerla in tempo, per evitare gravi disturbi fisici e cognitivi.

Celiachia classica

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Questa forma di celiachia si può riscontrare già in tenera età, a partire dai 3 anni. I sintomi sono:

  • inappetenza;
  • diarrea cronica;
  • calo di peso;
  • vomito;
  • gonfiore addominale;
  • rachitismo;
  • anemia.

Questi sintomi sono molto comuni nei bambini colpiti da questa intolleranza.

Oltre ai disturbi fisici, i sintomi della celiachia tipica possono comprendere anche depressione, stress, ansia e repentini cambiamenti d’umore.

Celiachia atipica

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In questo caso i sintomi sono più gravi e sono i seguenti:

  • dolori addominali ricorrenti;
  • colon irritabile;
  • stomatite aftosa;
  • stipsi cronica;
  • anemia;
  • osteoporosi precoce;
  • dermatite erpetiforme, con conseguente prurito.

Celiachia silente

Questo tipo di celiachia è prevalentemente asintomatica, perché non insorgono i classici sintomi legati all’intolleranza al glutine.

Probabilmente in questo caso, se si dovesse aumentare il consumo di glutine, la situazione potrebbe aggravarsi.

Questo tipo di celiachia può essere scoperta solo con delle apposite analisi mediche.

Celiachia potenziale

Anche in questo caso non ci sono sintomi particolarmente evidenti a seguito di una negativa risposta immunitaria dell’intestino tenue nei confronti del glutine.

Il risultato degli esami sierologici, però, faranno scoprire al paziente la celiachia.

Comunque è importante scoprire se si ha questa patologia oppure no, soprattutto se si è donne e si è nel periodo fertile della propria vita.

È stata infatti riscontrata la pericolosità della celiachia in gravidanza. Le donne in attesa che soffrono di celiachia devono assumere integratori di acido folico sin dall’inizio della gravidanza.

È bene anche badare ad un buon apporto di calcio. Anche il ferro è fondamentale perché molto spesso le donne affette da celiachia sono anche anemiche. Tutti i valori devono essere oggetto di verifica continua.

Quali sono le cause della celiachia?

Non sono ancora note le cause che portano a questo disturbo, ma si è notato che la malattia tende a insorgere prevalentemente in coloro che hanno:

  • un parente affetto dalla stessa patologia;
  • soffrono di diabete di tipo 1;
  • hanno la sindrome di Down;
  • soffrono di altre malattie autoimmuni;
  • sono affetti dalla sindrome di Sjogren;
  • sono affetti da colite microscopica.

Cosa mangiare quando si soffre di celiachia?

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Ecco gli alimenti permessi per chi soffre di celiachia:

  • riso e crema di riso;
  • mais e tapioca;
  • grano saraceno;
  • manioca;
  • miglio;
  • sesamo;
  • soia;
  • prodotti dietetici totalmente privi di glutine.

Celiachia: attenzione alle contaminazioni

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Come avverte l‘Associazione Italiana Celiachia, per chi soffre di celiachia è sufficiente l’assunzione anche di un quantitativo molto piccolo glutine per provocare un danno alla salute.

Per questa ragione le contaminazioni (tracce di glutine negli alimenti) rappresentano un pericolo per la salute dei pazienti.

Nella vita quotidiana, non è sempre facile evitare completamente le contaminazioni, bisogna raggiungere un equilibrio tra l’attenzione e il terrorismo psicologico.

Non bisogna essere terrorizzati dalla singola contaminazione, ma è necessario prestare attenzione.

Parole di Imma Duni