La Regina Elisabetta: altre 4 curiosità di cui non eri a conoscenza

La Regina Elisabetta è morta all'età di 96 anni, dopo più di 70 anni di regno. In questo articolo vediamo altre 4 curiosità sulla sua vita.

La Regina Elisabetta: altre 4 curiosità di cui non eri a conoscenza

Foto Instagram @theroyalfamily

La Regina Elisabetta aveva un cimitero dedicato ai suoi cani

Elisabetta amava i cani. Ha avuto il suo primo corgi da bambina. Secondo il suo biografo, si dice che sia sopravvissuta a più di 30 animali.

I cani morti sono sepolti in un cimitero apposito a Sandringham, allestito dalla Regina Vittoria nel 1887.

Tutti i cigni sul suolo britannico appartenevano alla Regina

Cigno bianco in acqua
Foto Unsplash | Sim Lukka

Tutti i cigni sul suolo britannico appartenevano alla regina ed era anche l’unica a cui fosse permesso mangiare questi animali. Era quindi considerato tradimento uccidere un cigno?

Il quotidiano britannico “ Express ” indagò e arrivò alla conclusione che non è alto tradimento, ma No, non era tradimento, ma era prevista un’alta sanzione.

Il 1992 è stato l’anno orribile per la Regina, sai perché?

La regina Elisabetta insieme al Principe Filippo e il figlio Carlo in una foto in bianco e nero
Foto Instagram @theroyalfamily

Il 1992 è stato l’anno “annus horribilis” per la Regina, cioè l’anno terribile. E una valutazione personale che lei stessa ha usato in un discorso in occasione del suo 40° giubileo.

Un incendio scoppiò al Castello di Windsor quattro giorni prima del discorso. E ancora, i suoi due figli si separarono dalle mogli, e il libro sulla principessa Diana causò un enorme scandalo.

Sapevi che la Regina Elisabetta viaggiava senza carta d’identità?

La regina amava guidare. Le piaceva sempre mettersi al volante da sola.

Lei era l’unica, della famiglia reale, a non aver bisogno di portare con sé la carta d’identità o la patente.

Secondo il quotidiano britannico Express , non ha mai dovuto sostenere un esame di guida. Perché? Perché tutte le patenti erano rilasciate a suo nome.

Parole di Imma Duni