Come smettere di farsi paranoie e godersi la vita

Possibilità o probabilità? Ti spieghiamo come gli psicologi consigliano di provare a superare la paranoia efficacemente.

Come smettere di farsi paranoie e godersi la vita

Come smettere di farsi paranoie e godersi la vita - Pourfemme.it, foto Canva

La tendenza a rimuginare è una croce che affligge una vasta moltitudine di persone: ma si può davvero smettere? E come? Ecco di seguito un approfondimento in merito e come gli specialisti consigliano di agire in questo caso.

Una – forse l’unica – casella destinata a rimanere non spuntata all’interno di quelle inverosimili liste di buoni propositi che accomunano chiunque abiti il pianeta terra in eterno? Sembra che abbandonarsi, inermi, al vortice incessante delle paranoie costituisca un’abitudine a dir poco collettiva. Quasi uno sport olimpionico, per alcuni, avvezzi a rimuginare senza sosta a proposito di qualsivoglia fatto accaduto (o non accaduto, molto spesso) mantenendosi comunque quanto più lontano possibile da conclusioni ed eventuali spiegazioni in merito.

La stiamo prendendo con filosofia, eppure l’eccessiva importanza data a pensieri negativi di questa sorta pare influire non poco sulla qualità della vita, rovinando giornate, momenti e persino ricordi. Ne vale davvero la pena? Infinite volte ci siamo profondamente intimati di metterli a tacere, ma loro sono rimasti lì tanto da aver preso a costituire una presenza costante. Smettere di lasciarsi andare alle paranoie, però, non è affatto impossibile tanto che forse dovrebbe essere percepito piuttosto come un dovere verso noi stessi. Come? Vediamo cosa ci dicono gli esperti a tal proposito.

Come si dice addio alle paranoie, magari per sempre? Ecco cosa ci consigliano gli esperti

Ancor prima di iniziare a cercare di capire come liberarsi per sempre dalle paranoie, forse sarebbe inutile provare ad afferrare esattamente il significato vero e proprio del termine: con “paranoia” intendiamo solitamente indicare quell’usuale atteggiamento che porta chi ne è afflitto ad attribuire eccessiva importanza a specifici accadimenti, come anche a comportamenti altrui, tentando invano di dare una spiegazione a questi e traendo da loro conclusioni totalmente errate. Il risultato? Una visione distorta della realtà, che diviene in un secondo momento la realtà stessa, nel caso estremo in cui si sviluppi una patologia mentale.

Come smettere di farsi paranoie e godersi la vita

Come smettere di farsi paranoie e godersi la vita – Pourfemme.it, foto Canva

Basti pensare che la sua etimologia deriva dal greco “follia/insensatezza” che, abbinata alle restanti parti a comporre la parola paranoie, arriva ad equivalere ad “oltre la mente”. In psicologia l’espressione precisa a descrivere tale tendenza a pensare enormemente ed ossessivamente è ruminazione, e sta ad indicare appunto quell’interminabile circolo vizioso fatto di pensieri su pensieri il quale genera tutta una serie sconfinata di domande prive di risposta. Sì, perché il continuo rimuginare non porta in realtà generalmente ad alcun fine, tantomeno ad alcuna soluzione.

Per quale motivo si è portati a rimuginare: ecco come nascono davvero le paranoie

Perché, dunque, lo si fa? Chi è portato a farsi paranoie di solito è mosso da assoluta diffidenza, dovessimo voler cercare un senso profondo a questo potremmo quindi trovare in questo malsano schema mentale un del tutto vano tentativo di proteggersi: c’è la tendenza a voler prevedere qualcosa che, in verità, soltanto per remota ipotesi potrebbe accadere, allo scopo di prepararsi in qualche modo ed essere così eventualmente più pronti ad affrontare l’infelice evenienza al meglio delle proprie possibilità.

Quel che davvero accade, poi, è chiaramente sempre nettamente diverso da ciò che tali irreali previsioni mettevano in conto. Il risultato? Un inutile e dannoso aumento del già fastidioso stato d’ansia, lo stesso che induce pensare intensamente ed ossessivamente a quelle determinate nonché sfortunate circostanze sino a quel momento puramente frutto della propria mente. Un cerchio senza inizio, né fine.

Tra gli specialisti c’è chi attribuisce la colpa di questo costante torturarsi al nascere in un ambiente di solo simulata felicità e, di conseguenza, all’essere spinti a ricercare e rincorrere strenuamente il pericoloso concetto di perfezione. Nell’evolversi delle paranoie si avverte il forte e naturale bisogno di avere potere sul controllo del mondo esterno (e dunque anche sugli altri e sulle loro reazioni, in una qualche misura) sino a far scattare un pensiero di tipo ossessivo.

Come chiudere (definitivamente) la porta in faccia alle paranoie

A prescindere da qualsivoglia probabile spiegazione, seppur professionale che sia, in merito al farsi paranoie ora è decisamente giunto il momento di capire effettivamente come mettere fine a quanto descritto fino a qualche riga fa. Dopotutto ne va della propria serenità.

Dal momento in cui si cade vittima delle grinfie della paranoia per un’incapacità totale di saper rimanere nel presente, la chiave è secondo gli psicologi riuscire a concentrarsi sul qui e ora. Bisogna imparare a fidarsi di sé, perché qualsiasi imprevista evenienza si verifichi in supposte circostanze si svilupperà naturalmente la capacità di gestire la situazione qualsiasi essa sia. È dunque di fondamentale importanza imparare a saper vivere nel presente, riuscendo così a godersi ogni cosa bella senza pensare istantaneamente al dopo.

Forse risulta difficoltoso da credere, eppure il rimuginio e le paranoie per quanto spaventosi siano sono del tutto controllabili. Motivo per il quale non possono e non devono incidere sulla qualità della propria esistenza. Concentrarsi sul respiro pare saper aiutare, come anche sviluppare maggiore attenzione al proprio stato emotivo ed alle reazioni del proprio corpo. Questo prenderà con il tempo ad equivalere ad un vero e proprio campanello d’allarme, utile a disinnescare il meccanismo sul nascere. Risalire alle motivazioni che conducono alla ruminazione sarebbe addirittura salvifico, obiettivo raggiungibile a livello professionale attraverso la psicoterapia.

Come allontanare, quindi, le paranoie in piena autonomia? Pare sia vivamente consigliato concentrarsi nell’abituare la mente all’oggettività, in modo da poter riuscire a distinguere i reali fatti per quello che sono rispetto a quello che è un puro e semplice pensiero individuale. In questo modo si prenderà coscienza di come le paranoie non siano reali bensì una personale interpretazione delle circostanze, e si riuscirà ad allontanarsi da esse molto più facilmente. Porsi le domande giuste, infatti, saprà fare la netta differenza: insomma, quante probabilità ci sono nel concreto che la paranoia sia reale, e non piuttosto il frutto di una poco bilanciata valutazione delle informazioni che si possiedono?

Infine pare sia fortemente consigliato acquisire la sana abitudine di mettere nero su bianco tali pensieri e correlate emozioni: è effettivamente provato come scrivere ed appuntare tutto questo aiuti a lasciarlo andare, permettendo di avere una visione completa e generale di quella che si presume essere soltanto una fittizia versione della realtà e riuscendo così a leggerne e ad analizzarne la totalità con assoluto distacco.

Parole di Sara Iaccino