Di Francesca Bottini | 16 Novembre 2011
L’azienda Yamamay saluta l’ormai ex premier Silvio Berlusconi con una trovata che sta facendo discutere. “Bye Bye Mr. President” è lo slogan ironico che accompagna un’avvenente ragazza in slip e reggiseno rosso con un cagnolino in braccio. Solo un giorno per questa campagna pubblicitaria che si è vista sulle più importanti testate come La Repubblica, Il Messaggero e Il Mattino. L’amministratore delegato di Yamamay, Gianluigi Cimmino in un’intervista a La Repubblica ha spiegato: “La ragazza nella foto è una delle modelle del catalogo Yamamay e il saluto al premier è un addio giocoso a un’epoca che si chiude, ma nessun significato politico”. Solo un addio spiritoso dunque, senza alcuna malizia o fine politico.
“Abbiamo parlato per mesi delle vicende di questo governo, e ora lo salutiamo, con un pizzico di humour. L’idea della pagina mi è venuta senza alcun senso politico: facciamo impresa dalla sera alla mattina, e il momento è difficile”, ha detto il manager di Yamamay: “Mi auguro che questa iniziativa aiuti a stemperare il clima, e che sia accolta con una risata da una parte e dall’altra. Non è certamente un manifesto alla Della Valle e neppure un impegno in politica”. Ed in effetti l’idea è piaciuta a moltissime persone.
Yamamy segue l’esempio di moltissime altre aziende che, sfruttando questo periodo particolare, hanno deciso di mettere Silvio Berlusconi al centro delle loro campagne. Solo qualche giorno fa infatti, anche la compagnia aerea low cost Ryanair aveva proposto una pubblicità in cui dava l’opportunità a Silvio Berlusconi di fuggire per soli 9,99 euro.
Anche il gruppo dell’alimentazione Eataly ha comprato una pagina sui principali quotidiani per ringraziare il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: «Questo è il weekend più importante per l’Italia degli ultimi 60 anni. Caro presidente Napolitano la vogliamo ringraziare per tutto quello che sta facendo per il nostro Paese» che è un «grande Paese» si leggeva.
E voi cosa ne pensate? Credete che sia giusto sfruttare un momento così delicato e importante per l’Italia per farsi pubblicità o è solo il giusto modo per esprimere la propria opinione?
Parole di Francesca Bottini