Di Francesca Bottini | 18 Gennaio 2011
La vitamina D è un toccasana per le ossa, ottima nelle donne che soffrono di osteoporosi: ora però arriva anche il contrordine. La vitamina D fa bene ma è sempre meglio non esagerare: lo sostiene un gruppo di ricercatori del Minneapolis Veterans Affairs Medical Center e dell’University of Minnesota di Minneapolis in uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology Metabolism. Hanno così analizzato la quantità di vitamina D nel sangue di oltre 6mila donne con più di 69 anni di età.
La quantità di vitamina D è stata poi relazionata con lo stato di salute delle ossa: il risultato è stato sorprendete ovvero che, le ossa più fragili erano sia delle donne con bassi livelli della sostanza, ma anche in chi ne aveva troppa.
«La sua popolarità – ha sottolineato Kristine Ensrud, docente di epidemiologia presso l’istituto americano e principale autrice dello studio – è cresciuta negli ultimi anni, anche se l’associazione tra i livelli di vitamina D presenti nell’organismo ed eventuali rischi per la salute negli anziani è ancora incerta. Infatti il nostro studio non dimostra che quanto più alti sono i livelli di vitamina D tanto più bassi sono i rischi di fragilità ossea o di morte. Al contrario, anche alti livelli di vitamina D sono associati con un aumento della fragilità».
Parole di Francesca Bottini