Second-hand: è davvero sostenibile? La verità sui rischi

Second-hand: è davvero sostenibile? La verità sui rischi

Second-hand: è davvero ecosostenibile? La verità - pourfemme.it

Si parla sempre più spesso di second-hand, associandolo ad una strategia ecosostenibile. È davvero così?

La crisi climatica rappresenta il prodotto di una serie di abitudini e comportamenti scorretti, attuati dall’uomo nel corso dei decenni. Tra i fattori che hanno contribuito ad alimentare il malessere del Pianeta, troviamo anche il mercato internazionale nel campo della moda. Gli acquisti compulsivi, associati al conseguente smaltimento degli abiti inutilizzati, ha comportato un notevole spreco di energia.

I tessuti inutilizzati soffocano l’ambiente, così come i coloranti utilizzati per realizzare le nostre amate fantasie e così via. Per questo motivo negli ultimi anni si è sviluppato un metodo di shopping alternativo: il second-hand. In cosa consiste il mercato di seconda mano? In sostanza, invece di acquistare prodotti nuovi presso i vari rivenditori, i clienti pagano per un capo fondamentalmente vintage.

Questo viene così salvato dallo smaltimento, ridimensionando dunque i processi di inquinamento dell’ambiente. È importante sottolineare che anche il second-hand prevede dei pro e dei contro. In molti infatti si chiedono se questa strategia possa essere considerata effettivamente ecosostenibile, soprattutto in riferimento allo shopping compulsivo che trova sfogo tramite le applicazioni online.

Second-hand, una strategia di shopping ecosostenibile: quali sono i pro e i contro

Parliamoci chiaro, laddove abbiate la tendenza ad acquistare una notevole quantità di prodotti per poi gettarli dopo pochi mesi, la strategia del second-hand non cambierà il risultato finale. Il fatto che questo tipo di vendita sia considerata ecosostenibile, non giustifica comunque il dispendio compulsivo di denaro, finalizzato conseguentemente allo spreco. È importante sottolineare che i prodotti di seconda mano ordinati nelle apposite app, vengono comunque spediti tramite mezzi di trasporto inquinanti (quali camion per esempio).

Second-hand: prediligi i mercatini dell'usato

Second-hand: ecco perché è meglio prediligere i mercatini dell’usato alle app online – pourfemme.it

Di conseguenza, una maggiore richiesta porterà inevitabilmente ad un maggior dispendio di benzina ed energia. In ogni caso, il second-hand può essere considerato ecosostenibile dal punto di vista pratico, in quanto trova le sue fondamenta nella sensibilizzazione contro lo spreco. Possiamo dunque considerarla effettivamente una pratica che rispetta la biodiversità, così come il nostro Pianeta.

Il tutto però va affrontato con razionalità: acquistate capi che siano veramente di vostro gradimento, accedendo in questo modo ad un prodotto che continuerete ad utilizzare per un lungo lasso di tempo. Questo rappresenta il vero spirito del second-hand.

Inoltre, last but non least, prediligete i mercatini dell’usato e i rivenditori vintage sul territorio. Andare personalmente ad acquistare i prodotti, infatti, contempla al contempo un ridimensionamento nell’utilizzo dei trasporti. Attualmente, il second-hand vanta un mercato di 40 milioni di dollari, ma gli esperti confidano nel fatto che tale cifra possa raggiungere addirittura i 64 milioni nel giro di pochi anni.