"Paleodieta": cos'è, come funziona e a chi è consigliata, tutto sullo stile alimentare che sta spopolando

“Paleodieta”: cos’è, come funziona e a chi è consigliata, tutto sullo stile alimentare che sta spopolando

Come mangiare con la dieta paleo - pourfemme.it

Una nuova filosofia alimentare sta spopolando alla grande negli ultimi tempi. Una teoria molto particolare che sta facendo molto discutere.

Alla base di tutto, c’è un discorso molto semplice. Dietro questo specifico indirizzo alimentare c’è un concetto di fondo. Consumare cibi che l’uomo consumava prima di apprendere specifiche tecniche come la pesca, l’allevamento, l’agricoltura e tutti i successi metodi di lavorazione dei cibi successivamente sviluppati.

La paleodieta, o dieta paleolitica, è in un modo o nell’altro l’argomento del momento nel contesto specifico. Mangiare come nella preistoria, senza considerare i progressi che l’uomo ha man mano fatto per quel che riguarda le proprie abitudini alimentare e in molti casi anche la propria stessa salute.

“Paleodieta”: di cosa si tratta e cosa può comportare questo regime alimentare

Alla base del percorso specifico, quindi, troviamo una sorta di rifiuto di quelle che sono le attuali abitudini alimentari. Un rifiuto di quell’equilibrio che oggi più che mai appare ormai sancito da specifici diversi pensieri in merito. Il primo punto da considerare in questo caso è quello che il momento dell’alimentazione arriva solo ed esclusivamente quando si ha fame, senza seguire specifiche convenzioni.

Cosa consumare

Altra peculiarità di questo specifico percorso alimentare è chiaramente rappresentato dalla tipologia di cibi disponibili. In linea di massima si tratta di prodotti locale da raccogliere nei campi, caccia stagionale e animali che al momento l’uomo, generalmente non consuma più. Esclusa l’agricoltura ecc, cosi come anticipato.

Alimento nutriente

La dieta paleolitica – pourfemme.it

Possibile consumare le uova, per esempio, ma non il latte e i suoi derivati, prodotti che richiedono una specifica lavorazione. Pochissimi carboidrati, niente cereali, legumi, tuberi e particolari tipi di frutta. Tra le specifiche indicazioni utili per seguire questo particolare stile alimentare, troviamo:

  • Meglio tanti piccoli pasti che pochi e abbondanti;
  • Mangiare soprattutto carne aviaria e cunicola, grossi animali e frattalie
  • Consumare pesce da piccola pesca;
  • Eliminare latte e derivati;
  • Inserire sempre le uova;
  • Limitare i carboidrati al solo fruttosio;
  • Evitare pasta, pane, biscotti, fette biscottate, riso e derivati dei cereali.

Il principio sul quale si fonde l’intera esperienza è considerato in qualche modo logico ma non sempre corretto. Ovviamente, questo tipo di alimentazione è sconsigliata in caso di patologie gravi, insufficienza renale oppure epatica, in gravidanza o nei primi anni di vita di un bambino. Sconsigliata in caso di alterazioni glicemiche. In ultimo, considerate le caratteristiche, è sconsigliata per chi ha vissuto, in passato specifici disturbi alimentari.

Un percorso per molti bizzarro, per altri assolutamente originale e gestibile. Il punto di vista personale, in certi casi, chiaramente, è assolutamente dominante.

Parole di Paolo Marsico