Neonato massacrato di botte e ucciso da mamma e fidanzato: condannati a 10 anni

Il piccolo aveva 24 giorni, e dall'autopsia sono emersi dettagli sconvolgenti. 42 le fratture evidenziate sul corpo, ritratto di una violenza senza precedenti.

Neonato massacrato di botte e ucciso da mamma e fidanzato: condannati a 10 anni

Foto: Pixabay

Massacrato di botte sino alla morte dalla madre e dal fidanzato: il piccolo Stanley Davis è morto così, secondo l’autopsia, a soli 24 giorni. La coppia è stata condannata a 10 anni e in tutto il Regno Unito si è sollevato un prepotente vento di protesta.

Bimbo di 24 giorni massacrato

Roxanne Davis e il suo ex compagno Samuel Davies sono stati condannati per l’omicidio del piccolo Stanley, figlio della donna, avvenuto nel Regno Unito.

Il bambino è stato barbaramente ucciso 24 giorni dopo la nascita, secondo le risultanze dell’esame autoptico in seguito a una brutale aggressione.

Massacrato di botte, senza alcuna pietà: questo quanto emerso dalle indagini e cristallizzato in un impianto accusatorio che ha portato alla condanna della coppia.

Ma è proprio in merito alla sentenza appena emessa che si sono scatenate aspre polemiche. 10 anni di reclusione per uno dei delitti più sanguinosi delle recenti cronache.

Troppo poco, stando alle critiche che hanno invaso i media inglesi, per due criminali della loro stregua.

Il sentimento di malcontento ha fatto irruzione anche nei meandri di governo, spingendo un deputato a sostenere la necessità di una pena ben più incisiva.

Come è morto Stanley Davis?

A questo quesito ha dato una risposta limpida l’esame autoptico disposto dalle autorità. Il bimbo presentava 41 fratture su tutto il corpo e una, quella considerata letale, a cranio.

Il decesso è subentrato in conseguenza di una gravissima emorragia cerebrale, e lo sconvolgente quadro delle violenze subite dal bambino si è rivelato in tutta la sua drammatica essenza.

La richiesta del ministro Dinenage

Sulla vicenda è intervenuta anche Caroline Dinenage, ministro che ha preso in carico la questione da portare all’attenzione del procuratore generale. La richiesta è quella di aumentare sensibilmente la pena.

Migliaia di persone, in tutta la nazione, hanno già firmato la petizione in favore di una condanna esemplare.

A emettere la sentenza sull’omicidio Davis è stata la Winchester Crown Court, intorno a cui ora gravita una costellazione di critiche sempre più esplicite da parte dell’opinione pubblica.

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Parole di Giovanna Tedde