Perché esagerare con gli zuccheri fa male all'organismo

I carboidrati raffinati vanno consumati in maniera sporadica: assunti con regolarità, possono avere gravi conseguenze sull'organismo

Perché esagerare con gli zuccheri fa male all’organismo

Foto | Columbia Pictures

Dire che gli zuccheri fanno male è generico e in un certo senso anche riduttivo. Sapere perché un consumo eccessivo può essere dannoso è invece più costruttivo, aiutandoci anche a capire come aggiustare il tiro in fatto di alimentazione.

Innanzi tutto, dobbiamo sapere a cosa servono: sono la “benzina” che permette al corpo di produrre quindi energia, fondamentale per sopravvivere. Quando non ingeriamo un adeguato quantitativo di zucchero, il fegato produce corpi chetonici che vanno a sostituirlo, alimentando l’organismo. Questo meccanismo, che è alla base della dieta chetogenetica, a lungo andare può essere dannoso.

Noi assumiamo lo zucchero tramite i carboidrati e ne esistono di due tipi: complessi e raffinati, in base a come sono strutturati e alla difficoltà di scomposizione una volta ingeriti.

I primi si trovano negli alimenti ricchi di amido, come cereali e prodotti integrali, tuberi (patate, manioca) e legumi, oltre che fibre che ne facilitano la digestione.

I carboidrati semplici invece caratterizzano lo zucchero puro e i cereali raffinati, quindi tutti i prodotti che li contengono. Stiamo parlando di tutti i prodotti a base di farina bianca, dolci, merendine, alimenti con zuccheri aggiunti ma non solo.

Lo zucchero, infatti, è utilizzato anche come conservante, per bilanciare i sapori, rendere più croccante gli alimenti o come addensante. Perciò può annidarsi davvero in tantissimi prodotti, anche salati: vi basterà controllare le etichette di quello che avete in casa per scoprire un’inaspettata presenza dominante di saccarosio, glucosio, fruttosio, destrosio, ecc.

Perché troppi zuccheri sono nocivi

Perché dobbiamo rinunciare alle cose che ci piacciono tanto? Cosa succede al nostro organismo se esageriamo con gli zuccheri raffinati?

Essendo la loro struttura molto semplice, vengono immediatamente digeriti dal corpo, innalzando i livelli di glicemia quindi di insulina. A lungo andare il corpo fa sempre più fatica ad assimilarli, arrivando a un’iperglicemia che inceppa il sistema. Questo si traduce in un accumulo di grasso che può sfociare in obesità, diabete e a un’infiammazione generale e costante degli organi.

Lo zucchero poi, crea dipendenza: quando lo ingeriamo, produciamo dopamina, l’ormone della felicità. Scatta quindi un circolo vizioso in cui associamo la sensazione di benessere al consumo della sostanza. L’effetto dura molto poco, portando il nostro cervello a chiedercene ancora.

Se siamo appassionati di dolce, meglio scegliere la frutta: il fruttosio, pur essendo semplice, non viene assimilato troppo rapidamente grazie alle fibre alle quali è abbinato.

Che troppi zuccheri facciano ingrassare è palese: un quantitativo eccessivo di energia di cui non abbiamo bisogno che inevitabilmente si accumulerà. Ma forse non tutti sanno che hanno anche un effetto sulla pelle: la rendono asfittica, bloccando il naturale processo di rigenerazione, portando a punti neri, brufoli e acne. Come se non bastasse, più è alto è il livello del glucosio, maggiore lo stimolo a urinare, quindi disidratazione quindi rughe. Ed è inoltre responsabile di un abbassamento delle difese immunitarie.

A questo punto però, è bene non entrare nel panico e demonizzare tutti i carboidrati: il consumo occasionale non apporta danni, ma anzi è salutare. L’importante è essere consapevoli di ciò che si mangia e quindi cercare attraverso l’alimentazione di trovare il proprio equilibrio.

Parole di Carlotta Tosoni