Frizzante, naturale, oligominerale, non è solo questione di gusto: quale devi scegliere per ogni tua esigenza

Frizzante, naturale, oligominerale, non è solo questione di gusto: quale devi scegliere per ogni tua esigenza

È bene bere almeno due litri di acqua al giorno - Pourfemme.it

Scegliere l’acqua più adatta per le esigenze di ognuno è importante, ed è sbagliato pensare che siano tutte uguali. 

L’acqua è acqua, cosa vuoi che cambi”, questa è una frase che con ogni probabilità abbiamo ascoltato in più occasioni, in riferimento alla bevanda che dovremmo assumere ogni giorno, se possibile con una quantità predefinita, almeno due litri. Questo garantisce all’organismo la giusta quantità di liquidi, impedendo che possa disidratarsi, fenomeno più frequente in estate, quando ci si trova a combattere il caldo. Non tutti riescono a fare tanto, ed è quindi possibile agire gradualmente o, in alternativa, integrarla con altri tipi di bevande, quali succhi di frutta non zuccherati, thé e tisane, ma non certamente le bibite gassate.

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È bene bere almeno due litri di acqua al giorno – Foto | Pourfemme.it

In realtà, basterebbe fare il paragone tra diverse marche per capire di persona come le differenze ci siano davvero. È proprio per questo che sarebbe bene scegliere con attenzione non solo quello, ma anche le caratteristiche, che possono variare a seconda di ogni esigenza.

Scegliere l’acqua giusta è importante

Spesso si tende a distinguere l’acqua tra frizzante e naturale, ma non è l’unica differenza significativa tra i vari tipi che ci sono in commercio. Nella maggior parte dei casi si tende a preferirne una rispetto all’altra sulla base dei propri gusti personali, ben sapendo che c’è chi ad esempio non riesce a sopportare l’assenza di bollicine, chi invece preferisce che sia liscia e non troppo amara, ma questo non è l’unico elemento che può condizionare la decisione.

bere acqua è importante

Acqua, ecco come berla – pourfemme.it

È bene sapere che tutte contengono sali minerali, la cui quantità può variare. Anche l’acqua minerale, a sua volta, può essere di quattro tipi, a seconda del residuo fisso, che è la quantità di sali disciolta in un litro. La più leggera non ha un residio fisso superiore ai 50 mg/litro, quella oligominerale o leggermente mineralizzata, inferiore a 500 mg/litro, e la medio-minerale varia tra 500 e 1.500 mg/litro. C’è inoltre un’acqua che ha un residio fisso superiore a 1.500 mg/litro, acquistabile soprattutto in farmacia o in specifici centri, ma consigliata solo se si sta seguendo una particolare terapia su consiglio del medico.

Ci sono poi alcune acque minerali che si distinguono anche per la presenza di un sale minerale rispetto all’altro, aspetto che dovrà essere verificato soprattutto se si hanno specifiche patologie che possono richiederne l’integrazione.Chi fatica a bere spesso finisce per concentrarsi su quella frizzante, che è ritenuta più appetibile, ma a lungo andare non è l’ideale. Questa potrebbe infatti causare dilatazione delle pareti gastriche e la renderebbe quindi non adatta a chi soffre di ulcera, gastrite o reflusso gastroesofageo.

La più diffusa è l’acqua oligominerale, che ha una scarsa quantità di sodio ed è ideale per uso quotidiano, oltre a favorire la diuresi. Alcuni la sfruttano per integrare il latte in polvere perché non ha componenti che possono alterare il valore nutritivo.

A ognuno la più giusta

Ogni fase della nostra vita richiede un modo di agire differente, cosa valida anche per la scelta dell’acqua. Per i bambini è ritenuta ideale l’acqua medio minerale, apprezzabile per la presenza di fluoro, magnesio e calcio, sostanze che non dovrebbero mai mancare quando si è in fase di crescita. In fase adolescenziale, invece, potremmo consigliare quella medio minerale, bicarbonato calcica e magnesiaca.

Come detto, per gli adulti l’oligominerale è la migliore, da bere sia durante i pasti sia nel resto della giornata. Gli anziani, invece, possono faticare ad assumerne la giusta quantità, proprio per questo è preferibile l’acqua calcica e solfato magnesica, anche se non avvertono la sensazione di sete. È parzialmente differente invece la situazione per le donne incinta o in menopausa per il ruolo svolto dagli ormoni, in questo caso si dovrebbe puntare su un’acqua calcica.

Parole di Ilaria Macchi