Dormire bene quando fa caldo non è impossibile: questi piccoli trucchetti semplificano tutto

Dormire bene quando fa caldo non è impossibile: questi piccoli trucchetti semplificano tutto

Come combattere l'insonnia estiva: bastano poche semplici accortezze - pourfemme.it

La stagione calda potrebbe includere un’evidente difficoltà nell’addormentarsi: ecco come rimediare al disagio relativo all’insonnia estiva.

L’arrivo dell’estate include una serie di fattori che possono contribuire allo squilibrio dei ritmi sonno-sveglia. In primo luogo, i mesi caldi contemplano una maggiore esposizione alla luce, proprio perché le giornate si allungano, così come le ore che vengono considerate diurne. I nostro fotorecettori vengono quindi stimolati di più e questo inganna inevitabilmente il cervello rispetto alla percezione delle 24 ore precedenti.

Inoltre, tale stimolazione rallenta la produzione della melatonina da parte dell’epifisi, principale regolare del sonno e di conseguenza della nostra capacità di addormentarci facilmente. Tralasciando i meccanismi di funzionamento del nostro organismo, non possiamo trascurare l’evidente modifica dei nostri stili di vita. Generalmente, in estate siamo portati a vivere la giornata più intensamente, andando a letto più tardi ed uscendo più frequentemente nelle ore che dovrebbero essere dedicate al riposo.

Una routine sistematica risulta importantissima, soprattutto per il rispetto dei ritmi mantenuti dal nostro corpo. Di conseguenza, quando questa viene meno, è inevitabile che l’equilibrio interno si alteri. Infine, last but not least, anche le alte temperature giocano un ruolo fondamentale rispetto alla difficoltà ad addormentarsi. Il corpo è accaldato ed insofferente e si trova in una situazione di stress e malessere. Tutto questo contribuisce al ridimensionamento delle ore di riposto nel corso del mesi caldi, con la conseguente insorgenza della fantomatica insonnia estiva.

Come combattere l’insonnia estiva: i segreti utili a ristabilire i ritmi sonno-sveglia

È possibile combattere l’insonnia estiva? Assolutamente sì, è sufficiente seguire qualche accortezza nella fase di pre-sonno. Innanzitutto, è importante ridimensionare la stimolazione dei fotorecettori visivi, in modo da aiutare l’epifisi nella produzione del melatonina. È altamente sconsigliato dunque utilizzare dispositivi tecnologici nelle ore immediatamente precedenti a quando ci si corica.

Insonnia estiva, ridimensiona la stimolazione dei fotorecettori

Insonnia estiva, ridimensiona la stimolazione dei fotorecettori – pourfemme.it

Stesso discorso vale per la luce naturale: è possibile per esempio abbassare le serrande verso le 18.00/19.00, creando un’atmosfera soffusa nell’abitazione. Questo vi aiuterà a reindirizzare il cervello rispetto alla percezione dell’intera giornata. Dopodiché, una volta giunto il momento di addormentarsi, dovreste chiudere completamente le tapparelle, in modo da produrre una condizione di buio pesto ed omogeneo. La stimolazione limitata dei fotorecettori permetterà all’epifisi di produrre una quantità sostanziosa di melatonina.

Non trascurate inoltre le temperature: laddove abbiate la possibilità di azionare un condizionatore, è importante impostarle ad un minimo di 18,5 gradi ed un massimo di 20/23. Il corpo riuscirà a rispettare la propria temperatura e non si troverà in una condizione di malessere. Nel caso in cui non abbiate un dispositivo specifico, potete acquistare un deumidificatore oppure un semplice ventilatore.

Infine, di fondamentale importanza è la vostra condizione psicologica. Dovete investire sulla vostra serenità e soprattutto sulla vostra salute. Uscire con gli amici va bene, ma non deve trasformarsi in un’abitudine che tocca tutte le notti estive (potrebbe risultare davvero dannoso). Prima di andare a letto, cercate di passare il tempo piacevolmente e soprattutto serenamente, in modo da favorire il sonno e quindi il riposo.