Diarrea, stitichezza, gonfiore e dolore addominale: cosa può nascondersi dietro questi sintomi

Diarrea, stitichezza, gonfiore e dolore addominale: cosa può nascondersi dietro questi sintomi

Dolore gonfiore addominale possono essere davvero fastidiosi - Foto | Pourfemme.it

Problemi come diarrea, stitichezza, gonfiore e dolore addominale possono essere comuni, ma non devono essere sottovalutati se continui. Anzi, possono essere segno di qualcosa a cui in pochi pensano.

Avere problemi quali diarrea e stitichezza, uniti anche a gonfiore e dolore addominale può creare non poco disagio, specialmente se i sintomi si verificano quando si è lontani da casa. Anzi, spesso è proprio in questi casi che possono essere più frequenti e possono essre un segno di come il corpo si stia adattando al nuovo ambiente.

A volte la situazione si risolve al massimo nell’arco di pochi giorni attraverso l’assunzione di farmaci specifici (attenzione però ai dosaggi), ma non bisognerebbe sottovalutarla se questa dovesse perdurare. Se questo dovesse succedere sarebbe bene parlarne con il proprio medico, che potrebbe richiedere alcuni esami specifici per individuarne la causa.

Diarrea, stitichezza, gonfiore e dolore addominale: sottovalutarli è un errore

Non si dovrebbe mai essere apprensivi se non ci si sente bene, ma sarebbe altrettanto importante non sottovalutare il problema se si hanno dei sintomi che perdurano da un po’. E’ il caso, ad esempio, di diarrea, stitichezza, gonfiore e dolore addominale, disturbi che possono risultare fastidiosi al punto tale da spingere a non muoversi da casa se la situazione dovesse peggiorare.

Un medico potrebbe collegarli a un problema comune, ma che può essere fortunatamente curato. Si tratta della sindrome del colon irritabile, un disturbo gastrointestinale che può arrivare e a tutte le età, specialmente in chi ha orari e una dieta sregolata.

cibo fritto

Troppo cibo fritto non fa bene – Foto | Pourfemme.it

Modificando alcune abitudini, però, la situazione può migliorare. A volte possono bastare masticare lentamente e non fare pasti troppo abbondanti, ridurre la quantità di alcol e di cibi troppo speziati, praticare attività fisica in modo regolare, non utilizzare troppi farmaci (a meno che non siano necessari), soprattutto i lassativi ed evacuare sempre alla stessa ora (preferibilmente al mattino dopo la colazione), ma soprattutto ascoltare sempre lo stimolo.

La dieta può aiutarti

Modificare il regime alimentare può essere fondamentale se si ha la certezza che diarrea, stitichezza, dolore e gonfiore e addominale sono causati dalla sindrome del colon irritabile. E’ innanzitutto fondamentale garantire all’organismo l’idratazione di cui ha bisogno, obiettivo raggiungibile bevendo almeno due litri di acqua al giorno, meglio se a piccoli sorsi.

Si deve inoltre imparare a non avere fretta quando si mangia e a fare pasti bilanciati, cercando di unire carboidrati, proteine e grassi sani.

L’intestino per funzionare correttamente ha poi bisogno di un apporto adeguato di fibre, che possiamo trovare in frutta, legumi, verdura e cereali integrali, tutti fondamentali per regolarizzare il tansito.

Sono invece da eliminare o almeno da ridurre al minimo i cibi grassi e i fritti, che aumentano l’infiammazione e il dolore. Non sono del tutto adatti anche quei cibi che facilitano la produzione di gas per quanto siano sani, qauli broccoli, cavoli, cipolle e latticini.

Rendere il più possibile personalizzato il proprio regime alimentare resta comunque determinante, a seconda della reazione che si nota dopo mangiato. Alcuni, ad esempio, possono avere fatidio con i cibi troppo piccanti, altri meno.

Parole di Ilaria Macchi