Congedo Parentale: che cos'è e come si richiede

Il congedo parentale è quel prezioso periodo di astensione (limitato dalla legge) a disposizione dei genitori lavoratori, per passare del tempo con i figli nei primi anni di vita. Scopriamo nell'articolo come viene disciplinato questo periodo di tempo dal nostro ordinamento.

Congedo Parentale: che cos’è e come si richiede

Foto Pixabay | smpratt90

Il congedo parentale è quel prezioso periodo di astensione (limitato dalla legge) a disposizione dei genitori lavoratori, per passare del tempo con i figli nei primi anni di vita.

Questo periodo di pausa riguarda sia le madri che i padri (con il congedo di paternità).

In questo modo i genitori e il bambino possono godere della relazione e dell’imprinting così importante durante i primi mesi/anni di vita.

Scopriamo come si svolge in Italia e come si richiede, secondo le novità legislative che ci sono state in questo mese di agosto.

  • Che cos’è il congedo parentale?
  • Come si richiede il congedo parentale?

Che cos’è il congedo parentale?

Il congedo parentale è un periodo di tempo stabilito dalla legge che permette ai genitori di assentarsi da lavoro per godersi del tempo con i propri figli durante i primi anni di vita.

Questo congedo è diverso da quello di maternità e di paternità. Un lavoratore in attesa di un figlio può usufruire di entrambi.

I datori di lavoro non possono in alcun modo impedire il godimento di questo periodo, pena il pagamento di una sanzione pecuniaria che va dai 516 euro a un massimo di 2.582 euro.

Il congedo parentale ha subito delle modifiche dal d. Lgs 30 giugno 2022 n. 105 e possiamo riassumerle così:

  • la durata del congedo parentale (retribuita con il 30% dello stipendio) è stata allungata di tre mesi, passando da 6 mesi a 9 mesi per entrambi i genitori;
  • nel caso ci sia solo un genitore, il congedo viene esteso da 10 mesi ad 11 mesi;
  • cambiano le cose anche per i genitori adottivi che potranno godere del congedo non più fino ai 6 anni del bambino, ma fino ai 12 anni. del bambino fino ai 12 dello stesso.

Un singolo genitore, quindi, può godere di 6 mesi di congedo (maternità o paternità più quello parentale) essendo retribuito con il 30% del proprio stipendio.

Gli altri periodi di congedo usufruibili ( dai sei mesi agli undici mesi) non sono retribuiti.

I genitori possono usufruire del congedo anche ad ore, se per la loro situazione è più comodo fare così. Inoltre per i genitori che hanno figli fino a 12 anni o disabili (senza limiti d’età) è stata previsto che il datore di lavoro preveda lo smart working ogni volta che è possibile.

Come si richiede il congedo parentale?

Anche il modo di richiesta del congedo è cambiato. Mentre prima si poteva presentare la domanda al proprio datore di lavoro, adesso bisogna inviare la richiesta online all’INPS.

I sistemi informatici del sito saranno presto aggiornati e implementati. Il fatto che, però, il portale non sia stato aggiornato non significa che non si può richiedere il congedo parentale.

Ecco come richiedere il congedo parentale:

  • Sul sito INPS, attraverso la propria identità digitale (SPID);
  • attraverso il numero verde 803.164 (da rete fissa) o numero 06 164.164, da rete mobile;
  • attraverso il proprio patronato di fiducia.

La domanda all’INPS va inoltrata prima del godimento del congedo parentale e nei termini previsti dal contratto di lavoro e da quello collettivo.

Per i lavoratori dipendenti, l’indennità di congedo viene anticipata dal datore di lavoro.

Questa regola non vale per gli operai agricoli, i lavoratori stagionali, i lavoratori dello spettacolo, i lavoratori autonomi e chi è iscritto alla Gestione Separata.

In questi casi il pagamento arriverà direttamente dall’INPS.

Parole di Imma Duni