Sintomi della polmonite: come riconoscerli e cosa fare

I sintomi iniziali della polmonite non sempre sono facili da riconoscere, spesso, infatti, possono essere confusi con quelli di una semplice influenza. La polmonite è un'infezione delle vie respiratorie, che ancora oggi può creare gravi problemi di salute. Per questo motivo è importante saper riconoscere i sintomi della polmonite, della broncopolmonite e della polmonite virale in modo da poter iniziare tempestivamente la cura prescritta dal medico.

Sintomi della polmonite: come riconoscerli e cosa fare

Foto Shutterstock | Africa Studio

Essere informati su come riconoscere i sintomi della polmonite è estremamente importante: questa patologia, pur non essendo frequentissima è insidiosa e può portare a conseguenze gravi se non curata in tempo.
A spiegarci bene le diverse forme di polmonite e i suoi sintomi precoci, è il prof. Franco Falcone, Presidente dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri.
“La polmonite è un’infiammazione del tessuto polmonare, e può essere provocata da batteri, virus e da altri microrganismi, tra cui Mycoplasma e Chlamidia” (germi atipici, che per moltiplicarsi hanno bisogno di una cellula ospite).
Scopriamo come riconoscere i primi segnali d’allarme che possono far sospettare questo tipo di focolaio infettivo.

Le forme batteriche sono più comuni in adulti e anziani, le virali e atipiche in bambini e giovani. Quando tale infiammazione coinvolge anche i bronchi si parla di broncopolmonite.
La cosa che ci interessa maggiormente, è quindi capire quali sintomi ci debbano far preoccupare e spingerci ad accertamenti più accurati come la radiografia al torace (esame diagnostico che di solito prescrive il medico se auscultando i polmoni “sente” qualcosa che non va).
“Nelle polmoniti batteriche – spiega Falcone – i germi si moltiplicano negli alveoli polmonari, dando il via ad un processo infiammatorio che porta alla formazione di essudati (liquidi infiammatori), la cui presenza porta ad una riduzione dell’ossigenazione del sangue. In persone con malattie polmonari croniche la conseguenza è la dispnea (fiato corto), tanto maggiore quanto più è ampia l’area interessata. Questo sintomo in un soggetto giovane e sano è segno certo di gravità. Altri segni precoci e tipici delle polmoniti batteriche sono la tosse e la febbre”.
Per quanto riguarda, invece, le polmoniti virali o atipiche: “L’infiammazione interessa il tessuto interstiziale (quello presente tra gli alveoli). I sintomi sono simili a quelli delle forme batteriche, ma in genere più sfumati e a comparsa più graduale”.

Sintomi della polmonite: come riconoscerli

La polmonite è un’infezione che colpisce uno o entrambi i polmoni di donne, uomini o bambini a causa di diversi ceppi di virus e batteri, ma anche in seguito a infezioni fungine, inalazioni tossiche o traumi polmonari.
Solitamente, chi ne viene colpito guarisce definitivamente seguendo un trattamento medico specifico. Tuttavia, possono svilupparsi anche forme molto gravi di polmonite, addirittura mortali, specie in coloro che hanno un sistema immunitario già compromesso a causa di altre patologie.
I sintomi iniziali della polmonite si presentano in maniera del tutto improvvisa, spesso confondendosi con le comuni forme influenzali. Tra quelli predominanti possiamo citare:

  • dolore al torace
  • febbriciola
  • tosse
  • fiato corto
  • malessere generale

Nonostante la polmonite virale abbia sintomi molto simili a quelli della polmonite batterica, è possibile distinguere le due forme osservando con attenzione l’esordio della malattia: nel primo caso, infatti, il malessere fisico progredisce lentamente e in modo meno accentuato, mentre, se la causa sono i batteri, si verrà colpiti in poco tempo da febbre alta e problemi respiratori.
A prescindere dall’origine del problema, i classici sintomi endemici della polmonite sono:

  • affaticamento perenne
  • catarro
  • difficoltà respiratoria
  • dolore al petto
  • dolori muscolari
  • febbre alta e brividi
  • fiato corto
  • respiro accelerato
  • mal di testa
  • perdita di lucidità
  • costipazione o diarrea
  • sudorazione fredda
  • tosse con espettorato
  • inappetenza

Influenza, polmonite o broncopolmonite?

In genere, la polmonite si distingue dalla semplice influenza per i vari problemi respiratori che possono insorgere durante lo svolgimento delle normali attività quotidiane e per il grave senso di spossatezza accompagnato da un’eccessiva produzione di catarro e dall’atipico dolore toracico, reso più fastidioso dai continui colpi di tosse.
A volte, la polmonite attacca anche i bronchi e gli alveoli polmonari trasformandosi in quella che viene tecnicamente definita una broncopolmonite. La differenza tra questi due tipi di infezione risiede nel tipo di batteri che le provocano. Al contrario i sintomi sono identici, anche se nella broncopolmonite è possibile incorrere in gravi complicanze tra cui la pleurite e la setticemia.
Per evitare complicazioni e guarire dalla polmonite è necessario non trascurare mai questi campanelli d’allarme e rivolgersi subito al medico. Una buona cura antibiotica effettuata in maniera tempestiva, potrà permettervi di guarire perfettamente evitando strascichi pericolosi.

Sintomi della polmonite: quando rivolgersi al medico

Ogni qualvolta ci possa essere l’eventualità di essere stati colpiti dalla polmonite, in forma più o meno lieve, è necessario rivolgersi al proprio medico curante. La polmonite, infatti, per le possibili complicanze che può avere, necessita sempre di una specifica cura medica.
Ad essere maggiormente colpiti dalle infezioni ai polmoni sono, come abbiamo già detto, i soggetti con un sistema immunitario più debole, come i bambini e gli anziani, ma anche coloro che soffrono di malattie polmonari, ad esempio l’asma, o della sindrome da immunodeficienza.
Soprattutto queste categorie di persone devono rivolgersi subito al medico se osservano disturbi del tipo:

  • dolore acuto al torace, che peggiora soprattutto con la tosse
  • febbre molto alta, oltre i 39°C, accompagnata da brividi e sudorazione che non scende in un paio di giorni
  • catarro di colore marrone o con la presenza di macchie di sangue
  • frequenza del polso e del respiro raddoppiata rispetto ai normali valori

Per poter accertare la diagnosi e conoscere con precisione l’origine della polmonite si verrà sottoposti a una radiografia toracica, all’esame dell’espettorato o ad analisi del sangue per distinguere il ceppo batterico responsabile.
In caso di polmonite o broncopolmonite di origine virale, lo specialista consiglierà un prolungato periodo di riposo lungo anche un mese. Al contrario, se la patologia è batterica sarà necessario seguire un trattamento antibiotico completo per debellare il ceppo infettivo definitivamente.

LEGGI ANCHE Coronavirus: cause, sintomi e modalità di contagio

Parole di Redazione