Bonus per single, spicca anche questo nel vasto panorama delle agevolazioni statali. Dove però sono spesso le famiglie con figli o le coppie sposate a ricevere maggiori attenzioni. Una volta tanto però, a partire dal 2025, si torna a parlare anche di una misura pensata per chi vive da solo: il cosiddetto Bonus per single, per l’appunto. Si tratta di un’agevolazione economica introdotta per sostenere i cittadini che affrontano il costo della vita quotidiana senza poter contare su un secondo reddito in famiglia.
L’aumento dei prezzi, l’inflazione e le spese fisse come affitto, bollette e spese alimentari colpiscono in maniera significativa i single, soprattutto quelli con redditi medio-bassi. Da qui nasce l’idea di uno strumento di sostegno economico mirato, già sperimentato in alcune Regioni, che potrebbe essere ampliato o rinnovato su scala nazionale entro la fine del 2025.
Quali sono i bonus per chi vive da solo?
Il Bonus per single non ha ancora una formula unica, ma le ipotesi più accreditate prevedono un contributo economico compreso tra i 300 e i 600 euro, erogabile una tantum oppure attraverso sconti fiscali su base annuale. Potrebbe anche essere sotto forma di detrazione o credito d’imposta, da usare nella dichiarazione dei redditi. Tra i requisiti principali occorre:

- avere un reddito ISEE inferiore a una soglia (indicativamente 15.000-20.000 euro);
- non convivere con altre persone (esclusi figli minori o persone a carico);
- essere residente in Italia e con cittadinanza italiana o europea.
In alcuni casi, il bonus potrebbe essere legato anche a specifiche spese sostenute, come l’affitto, le bollette energetiche, l’acquisto di beni primari o le spese sanitarie.
Chi ne beneficia e perché è importante
Il Bonus per single si rivolge in particolare a giovani lavoratori con contratti precari, anziani soli con pensioni minime, donne separate, vedove o uomini divorziati che vivono da soli. In tutti questi casi, si tratta di categorie spesso “invisibili” nelle politiche sociali, ma che affrontano quotidianamente difficoltà economiche rilevanti.
Secondo le ultime statistiche ISTAT, in Italia ci sono oltre 8 milioni di persone single, molte delle quali in difficoltà nel far fronte alle spese mensili. Un intervento mirato potrebbe garantire una maggiore equità sociale, sostenendo chi non ha una rete familiare stabile o non gode delle stesse tutele previste per altri nuclei.
La modalità di richiesta dovrebbe avvenire tramite il portale dell’INPS o attraverso il proprio CAF o patronato di riferimento, allegando l’ISEE aggio