Di Carlotta Tosoni | 2 Aprile 2021

Foto Netflix
Come ogni 2 aprile, oggi è la Giornata mondiale di sensibilizzazione sull’autismo, dedicata informare e portare l’attenzione alle problematiche di chi soffre di questa malattia e delle loro famiglie. Per capire meglio il mondo delle persone autistiche e come gestire le relazioni con loro, vi consigliamo la visione di Atypical, la serie tv disponibile su Netflix.
Il protagonista è Sam, un ragazzo con la sindrome di Asperger, disturbo dello spettro autistico ma che consente a chi la ha di vivere una vita tutto sommato normale. Infatti, il 18enne vuole vivere una vita indipendente dalla famiglia, trovare una ragazza e trovare la propria strada.
Le difficoltà non mancano, a partire dalla percezione che hanno gli altri di lui, come lo trattano, fino al suo modo di interpretare le relazioni umane, supportato dalla famiglia, gli amici e la terapeuta.
Perché guardare Atypical è importante
La particolarità di Atypical è che racconta in maniera ironica e divertente una questione molto seria, avvicinando molte persone e abbattendo le barriere.
Se una persona è “atipica” non significa che sia pericolosa, ma anzi, potrebbe farci scoprire un nuovo modo di guardare alla vita. Questa serie ci costringe a interrogarci su cosa sia la normalità, un concetto che negli ultimi tempi è stato completamente stravolto grazie a una maggior sensibilità per l’inclusività. Non ci sono persone strane, ci sono persone diverse, con bisogni, esperienze e problemi non uguali ai nostri: conoscerle non potrà che arricchirci e renderci più empatici.
Può una serie tv infrangere i tabù sull’autismo e informarci in maniera completa? No, ma sicuramente può mostrare sfaccettature che ignoravamo, permetterci di capire le difficoltà di malati e familiari dei malati, renderci consapevoli che molto spesso i pregiudizi sono molto lontani dalla realtà.
L’autismo in Italia
In occasione della Giornata mondiale di sensibilizzazione sull’autismo vi consigliamo la visione anche di un docufilm italiano molto toccante: Tommy e gli altri, per la regia di Massimiliano Sbrolla.
Il giornalista e conduttore radiofonico Gianluca Nicoletti ha un figlio autistico, Tommaso. Al compimento dei suoi 18 anni, i due fanno un viaggio lungo tutta l’Italia per incontrare altri ragazzi autistici e le loro famiglie: se alcune storie sono a lieto fine, altre mostrano la fatica fatta dai genitori per gestire il disturbo, spesso non adeguatamente supportati dal sistema sanitario a causa di un grave vuoto legislativo.
Toccante ma mai drammatico, mostra lo stato delle cose nel nostro paese.
Parole di Carlotta Tosoni