Autismo, sintomi nei bambini: a che età si manifestano i primi segni?

L'autismo, con quali sintomi e a che età si manifesta questo terribile disturbo nei bambini: ecco qualche informazione utile in merito.

Autismo, sintomi nei bambini: a che età si manifestano i primi segni?

Autismo, riconoscerne i sintomi nei bambini, il prima possibile. Un’esigenza per migliorare l’approccio al problema, per limitare la sofferenza e i disagi. Nuovi studi e nuove evidenze in merito, ma a che età si manifestano i primi segni della malattia? Difficile stabilirlo con certezza e altrettanto difficile dare delle coordinate temporali precise, valide per tutti. Ecco, però, qualche informazione utile.

Cos’è l’autismo

L’autismo è un disordine neuropsichico che interferisce con il funzionamento cerebrale, al punto da compromettere sensibilmente la capacità di comunicare, di interagire con le persone, così come quella di adattarsi all’ambiente esterno. I più colpiti sono i maschi, con un rapporto di 5:1, in tenera età, sotto i 3 anni. I contorni di questa malattia, che continua a far paura, sono stati tracciati con chiarezza solo nel 1943 dall’esperto austriaco Kanner e che è classificata tra i Disturbi Generalizzati dello Sviluppo.

I sintomi, a che età?

I sintomi tipici di questo disordine, che nella maggior parte dei casi compaiono entro i tre anni di età, sono difficili da ignorare. Il bimbo pone tra sé e il resto del mondo una sorta di muro, si isola, come se l’ambiente circostante, comprese le persone più vicine, non esistesse. Il piccolo si chiude in una realtà tutta sua, in un isolamento “mentale”, che spesso si associa anche a un isolamento “fisico”, che esprime evitando i contatti con le altre persone.

Rifiuta i cambiamenti. Reagisce in modo esagerato agli stimoli sensoriali, acustici e visivi e, molto spesso, mostra segni di iperattività. Tra i sintomi più conosciuti e riconoscibili ci sono le stereotipie: il bambino ripete, in modo quasi ossessivo, alcuni gesti, versi o comportamenti, come dondolare il corpo, tamburellare con le dita o guardarsi le mani.

Altrettanto tipici anche i disturbi del linguaggio, che interferiscono, limitandola fortemente, con la capacità di comunicazione del bimbo. Difficoltà di comunicazione e di interazione con gli altri che non vanno confusi o identificati con la mancanza di intelligenza, al contrario, il piccolo è dotato di una forma di intelligenza tutta sua: si può distinguere tra l’autismo ad alto funzionamento, quando il quoziente intellettivo è nella o superiore alla norma (punteggio pari o superiore a 70), e a basso funzionamento, se il quoziente intellettivo è inferiore alla norma (punteggio compreso tra 55 e 60).

Solitamente l’autismo non viene diagnosticato prima dei tre anni di età. Però, secondo le evidenze di un nuovo studio, condotto dai ricercatori del Marcus Autism Center e della Emory University School of Medicine di Atlanta e pubblicato sulla rivista Nature, i primi segnali della malattia potrebbero comparire già entro i sei mesi di vita.

Parole di Camilla Buffoli