Le famiglie che hanno appena accolto un bambino, sia naturale che adottivo, durante il suo primo anno di età hanno diritto a permessi speciali per accudire il neonato chiamati “ore di allattamento“. Come fare domanda all’INPS per l’allattamento?
I riposi per allattamento Inps sono concessi per la salvaguardia della salute del bambino, ma per poterne usufruire bisogna avere determinati requisiti.
Scopriamo quali sono e cosa bisogna fare per richiederli!
Allattamento Inps, come fare domanda
Alle donne che hanno partorito, e anche ai papà, è riconosciuta la possibilità di richiedere dei permessi speciali per l’allattamento da utilizzare entro il primo anno di vita del nuovo nato anche in caso di adozione o affidamento.

Le ore di assenza dal lavoro utilizzate per allattare il bambino godono quindi di un’indennità economica pagata dall’Inps.
L’indennità per riposi per allattamento inps sono permessi giornalieri così distribuiti:
- 2 ore al giorno di riposo, se l’orario è di almeno sei ore;
- 1 ora se inferiore a sei.
Nel caso di parto gemellare o plurimo, e nei casi di adozione o affidamento di più bambini, le ore di permesso raddoppiano. Quindi se si hanno 3 o più gemelli anziché 2, le ore di permesso sono sempre doppie e non triple.
Nel caso in cui il neonato abbia la possibilità si frequentare un asilo nido o una struttura idonea per la sua età, le ore saranno così distribuite:
- 1 ora di permesso per allattamento al giorno se la madre o il padre lavorano 6 o più ore al giorno;
- 30 minuti di permesso se lavorano meno di 6 ore al giorno.
Le donne lavoratrici possono quindi allontanarsi dal luogo di lavoro e le ore di permesso sono considerate come ore di lavoro retribuito, con diritto all’indennità da parte dell’INPS.
Segnaliamo che i permessi speciali per l’allattamento sono calcolati ai fini dell’anzianità ma sono esclusi dalla tredicesima.
I permessi per l’allattamento possono essere richiesti sia dalla madre che dal padre purché abbiano un rapporto di lavoro in corso. Il padre lavoratore, come specifica l’Inps, può richiedere il riposo giornaliero in alternativa alla madre dipendente che non se ne avvalga.
Come premesso, l’allattamento inps rimane valido fino al primo anno di vita del bambino ed entro un anno dall’entrata in famiglia qualora si tratti di un minore adottato o in affidamento.
La domanda va presentata prima dell’inizio dell’allattamento al datore di lavoro, eccetto nel caso in cui la lavoratrice non appartenga a categorie che hanno diritto al pagamento diretto da parte dell’Inps, per esempio le lavoratrici agricole e dello spettacolo.
D’altro canto i padri lavoratori devono presentare la domanda sia alla sede Inps che al datore di lavoro.
Per maggiori informazioni su come fare domanda per l’allattamento all’Inps vi consigliamo di collegarvi alla pagina del portale Inps relativa all’indennità per riposi per allattamento.
Non perdere la guida su come richiedere, invece, l’allattamento a rischio!