Di Francesca Bottini | 10 Agosto 2010
Contrastare gli effetti disatrosi della dieta occidentale? Secondo gli studiosi la riposta sarebbero le carote viola. Se non le avete mai viste vi spieghiamo la loro origine: nascono dell’antica Persiae furono modificate dagli olandesi. Gli studiosi dell’University of Southern Queensland, guidati dal professore di scienze biomediche Lindsay Brown, hanno fatto un esperimento sui topi, alimentati con grassi e carboidrati: chiaramente le cavie in poco tempo sono molto ingrassati e hanno contratto pressione alta e intolleranza al glucosio , oltre a danni al fegato e al cuore. Gli studiosi hanno quindi deciso di introdurre nella loro dieta succo di carote viola.
I risultati sono pubblicati sul British Journal of Nutrition: «Tutto è tornato normale, pur continuando quella dieta assolutamente terribile», sottolinea Brown.
Le carote viola, in confronto a quelle arancioni, hanno un contenuto fino a 28 volte maggiore del composto antocianina, ovvero lo stesso antiossidante che colora di viola-rosso i mirtilli, i lamponi e le altre bacche.
Sappiamo benissimo come questi frutti siano ricchi di antiossidanti che combattono i radicali liberi e contrastano l’invecchiamento..
Ora non resta che sperimentala sugli umani ma nel frattempo le carote viole possono diventare un alimento molto importante della nostra dieta.
Parole di Francesca Bottini