Intolleranze e allergie alimentari in gravidanza: precauzioni e cosa fare

Cosa fare in caso di intolleranze e allergie alimentari in gravidanza? Quali sono le precauzioni da adottare per evitare conseguenze e rischi per la gestante e il feto? Cerchiamo di capire a cosa sono dovute allergie e intolleranze alimentari, quali sono i sintomi, come riconoscerli e agire di conseguenza.

Intolleranze e allergie alimentari in gravidanza: precauzioni e cosa fare

Scopriamo cosa fare e quali sono le precauzioni da adottare in caso di intolleranze e allergie alimentari in gravidanza. Innanzitutto c’è da distinguere fra allergie e intolleranze perché se le prime provocano sintomi immediati dopo l’assunzione del cibo, le seconde possono manifestarsi anche dopo ore o giorni. Difatti l’allergia è una reazione avversa a un alimento su base immuno-mediata, quindi dipende dalla risposta del sistema immunitario, l’intolleranza è una reazione avversa all’alimento dovuta invece a meccanismi di tipo enzimatico, tossico, farmacologico o pseudo-allergico. Allergie in gravidanza e intolleranze possono svilupparsi anche durante la gravidanza: capita infatti che alimenti che prima non davano problemi, in questa fase provochino disturbi.

I sintomi delle intolleranze e allergie in gravidanza

Innanzitutto bisogna riconoscere i sintomi delle allergie alimentari e delle intolleranze, che di solito includono alcuni dei seguenti disturbi:

  • Prurito, orticaria, eczema.
  • Asma, rinite, tosse.
  • Diarrea, nausea, stipsi, dolori all’addome, acidità di stomaco.
  • Mal di testa, vertigini.

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Cosa fare

Se riconoscete alcuni dei sintomi elencati è opportuno ricorrere a rimedi naturali, che andranno selezionati in base al tipo di alimento incriminato.

Se diventate intolleranti al lattosio in gravidanza vi torneranno utili i semi di sesamo, gli ortaggi verdi, la frutta secca, il latte di soia che vanno ad aumentare il calcio. Sempre per il calcio, esistono apposite acque calciche terapeutiche e latte di mucca delattosato. Ovviamente vanno eliminati i cibi che contengono lattosio.

L’intolleranza al lattosio e l’infertilità si dice siano collegate perché alcuni studi sulle intolleranze alimentari hanno dimostrato che possono provocare problemi di malassorbimento di alcune sostanze importanti per la fertilità e, durante la gravidanza, anche per lo sviluppo del feto. E’ quindi importante diagnosticare questo tipo di intolleranze e agire di conseguenza.

Nelle intolleranze al glutine bisogna assumere carboidrati privi di questo elemento come patate, riso e mais, pane senza glutine.

Qualunque altra allergia e intolleranza, una volta individuati i cibi che la provocano, richiede ovviamente l’eliminazione degli stessi dalla dieta.

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Precauzioni

Le precauzioni sono fondamentali e sicuramente seguire un’alimentazione corretta ed equilibrata aiuta moltissimo. Per capire quali cibi possono provocare allergie o intolleranze la cosa migliore da fare è un test apposito tramite prelievo del sangue.

L’eventuale individuazione degli alimenti verso cui la gestante è intollerante o allergica permette di eliminarli nella dieta quotidiana, evitando i disturbi correlati. Per evitare tuttavia carenze nutrizionali è meglio rivolgersi al medico e farsi prescrivere una dieta adeguata, integrando se necessario l’alimento incriminato. Ovviamente se si è già consapevoli di essere intolleranti verso qualche cibo, è opportuno evitarlo anche durante la gravidanza.

In generale alimentarsi in modo salutare e variato, apportando la giusta quantità di macro e micronutrienti, aiuta le mamme a prevenire sia le allergie che le intolleranze. E’ importante inoltre frazionare i pasti e fare spuntini sia a metà mattinata che a metà pomerggio, preferendo tanti piccoli pasti a quelli abbondanti.

L’idratazione è importantissima e anche l’igiene degli alimenti che si consumano. Inoltre vanno preferiti cibi integrali e alimenti anallergici come pesce, riso, latte di capra, carni bianche. Più a rischio allergie sono invece uova, latticini, fragole, cacao.

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Parole di Laura De Rosa