Uva e Settembre, il connubio perfetto: ma mangiare i semi fa male o no, cosa sapere su questo frutto

Uva e Settembre, il connubio perfetto: ma mangiare i semi fa male o no, cosa sapere su questo frutto

I semi dell'uva sono commestibili? Cosa sapere (pourfemme.it)

L’uva è una delle prelibatezze da non farsi mancare a Settembre: mangiarne i semi fa bene o male? Cosa c’è da sapere su questo frutto 

Ogni stagione ci regala alimenti unici, deliziosi e nutrienti. Stiamo salutando l’estate per accogliere l’autunno e ciò significa che anche la nostra dieta andrà a cambiare assecondando le prelibatezze che madre natura ci fornisce in questi mesi. Un frutto delizioso di cui non si può proprio fare a meno in questo periodo è l’Uva, un concentrato di bontà e nutrimento adatto a grandi e piccini. C’è però un dubbio che accomuna molto quando si tratta di questo frutto: i suoi semi si possono mangiare o fanno male alla salute?

Tutti ce lo siamo chiesti almeno una volta, spesso rimanendo ignari di quali, effettivamente, siano gli effetti sul nostro organismo. Ecco allora nel dettaglio cosa bisogna sapere a riguardo e come regolarsi quando portiamo l’uva a tavola.

Semi dell’uva: si possono mangiare o fanno male? Cosa c’è da sapere

C’è chi proprio non li sopporta e chi invece adora “sgranocchiarli” quando si mastica il singolo acino, del resto dove c’è gusto nessuno può mettere bocca. Dal punto di vista nutrizionale e della salute, però, quali sono gli effetti dei semi d’uva sul nostro organismo? Scoprirlo potrebbe cambiare le nostre abitudini con questo frutto.

semi uva mangiare salute

Quali sono gli effetti dei semi dell’uva sul nostro organismo (pourfemme.it)

Iniziamo col dire che, a quanto pare, i semi sono commestibili, quindi si possono mangiare. Molti sono convinti che possano portare a problemi di digestione, magari a fastidi allo stomaco, ma la realtà è ben diversa. Il motivo? Contengono una serie di sostanze che fanno bene al nostro organismo.

Vitamina E, per esempio, così come polifenoli, che aiutano a contrastare i radicali liberi e favoriscono l’eliminazione delle tossine. Sono antinfiammatori e contribuiscono a migliorare la circolazione, così come aiutano contro il gonfiore degli arti, in particolare delle gambe, soprattutto per chi conduce una vita molto sedentaria, magari a causa del lavoro.

Pochi sanno che sono un toccasana per gli occhi e che contengono anche la melatonina, l’ormone fondamentale per regolare il riposo e la veglia e così favorire un sonno sereno e rigenerante. Sono molti, dunque, gli aspetti positivi del consumarli, sebbene, come per ogni alimento, esagerare non è mai una buona idea.

Si possono ingerire sia all’interno dell’acino stesso, dunque con il frutto intero, ma anche andare a estrarli per tostarli o essiccarli e poi tritarli, aggiungendoli ad insalate e simili. A noi la scelta, dipende dal gusto personale!