Giornata mondiale per la lotta contro il cancro: perché è importante fare prevenzione e quali visite fare

La migliore arma per vincere il cancro è la prevenzione: ma quali sono i controlli da eseguire per fascia d'età?

Giornata mondiale per la lotta contro il cancro: perché è importante fare prevenzione e quali visite fare

Foto Getty Images | American Cancer Society

Non fumare, seguire un’alimentazione controllata, praticare sport e sottoporsi a controlli medici: questi semplici accorgimenti possono trasformarsi nella migliore arma per vincere il cancro. Il passaggio da un approccio curativo a uno preventivo risale al 1981, quando Richard Doll e Richard Peto, due importanti epidemiologi, pubblicarono, per la prima volta, l’elenco dei principali fattori di rischio che determinano l’insorgenza di un cancro. Tra i fattori individuati dai due studiosi comparivano il fumo di sigaretta, ma anche altre cause, come virus, ormoni e radiazioni: a cui si aggiungeva, naturalmente, una dotazione genetica.

Come prevenire il cancro

Secondo i dati dell’OMS, le persone che riceveranno una diagnosi di cancro sono in continuo aumento. Infatti, a causa dell’allungarsi dell’aspettativa di vita media e a una maggiore esposizione a fattori di rischio, si stima che nel 2030 le persone malate di cancro supereranno la quota di 11 milioni. D’altra parte, dai dati dell’OMS, si stima che il 30-50 % dei tumori possa essere prevenuto con comportamenti più salutari, come smettere di fumare, alimentarsi in modo sano e sottoponendosi con regolarità a visite ed esami di screening. Vediamo quali ora quali controlli è bene effettuare per fascia d’età.

Dai 18 ai 40 anni: gli esami per lei

Per la fascia d’età dai 18 ai 40 anni, questi sono gli esami raccomandabili per prevenire il cancro.

Visita ginecologica

Il ginecologo verificherà le condizioni obiettive dei genitali esterni, per controllare se siano infiammati. Poi s’indagherà lo stato del collo dell’utero, delle ovaie e delle tube.

Ecografia pelvica

Si tratta di un’indagine assolutamente innocua, ma utile per visualizzare gli organi contenuti nell’addome inferiore, soprattutto utero e ovaie, e per individuare eventualmente la presenza di masse atipiche.

Autopalpazione della mammella

Si tratta di un esame che la donna può eseguire da sola a partire dai vent’anni di età, una volta al mese o ogni due mesi.

Ecografia mammaria

Si tratta dell’esame della mammella attraverso gli ultrasuoni. Andrebbe fatta una volta all’anno dai 30 anni in su, mentre nelle pazienti con due familiari stretti colpiti da neoplasia mammaria, all’ecografia va abbinata dai 40 anni in su la mammografia.

Pap-test

Il ginecologo preleva il materiale presente nella cervice uterina e lo invia in laboratorio per le analisi. Fino ai 40 anni, andrebbe eseguito almeno una volta ogni 3 anni, insieme all’Hpv-Dna test e ulteriori accertamenti se emergono anomalie.

Dai 40 anni in su: gli esami per lei

Per la fascia d’età dai 40 anni in su, oltre ai controlli appena indicati, si aggiungono i seguenti:

Controllo dei nei

Il controllo dei nei non deve essere trascurato e va fatto periodicamente, con una frequenza comunque variabile da persona a persona. La visita specialistica è consigliata ogni due-tre anni, che diventa ogni 12 mesi nelle persone che hanno più di 50 nei.

Prevenzione del tumore colon-retto

I tumori del colon-retto rappresentano la seconda causa di morte per neoplasia in Italia e la probabilità di contrarlo si alza significativamente dopo i 50 anni. Per stanarlo, bisogna a eseguire i seguenti test rivelatori: esame delle feci per la ricerca del sangue occulto, e colonscopia, che permette al medico di osservare la superficie interna del colon grazie a un tubo flessibile.

Parole di Linda Pedraglio