Trauma cranico, quando è grave

Il trauma cranico non è altro che il termine tecnico per definire la botta in testa, che può essere lieve, media o grave in termini di entità delle conseguenze.

Trauma cranico, quando è grave

Comunemente definito “botta in testa”, il trauma cranico può essere grave, ma nella maggior parte dei casi è di lieve entità e non deve destare troppe ansie o preoccupazioni. A chi non è mai capitato, o non capita regolarmente, di sbattere la testa in una mensola della cucina o di cadere in malo modo sbattendo la testa? Incidenti domestici o meno, il trauma cranico è un’eventualità frequente. Ecco un identikit di questa dolorosa evenienza e qualche informazione utile per capire quando è grave.

Caratteristiche e sintomi

Nient’altro che una banalissima botta in testa, che a seconda della violenza dell’urto, del materiale destinatario dell’impatto o della dinamica dell’incidente può essere di entità lieve, media o grave.
 
Solitamente, quando si tratta di un colpo alla testa non violento il trauma riportato è lieve o medio, caratterizzato da sintomi tipici come il più classico dei bernoccoli, l’emicrania, un leggero malessere e un po’ di capogiri.
 
Ai sintomi appena citati, invece, quando il trauma cranico è grave, solitamente causato da un incidente o da un urto violento, si aggiungono anche nausea, vomito, perdita di coscienza, alterazioni cognitive, della vista e dell’udito, problemi di concentrazione e di memoria, acufeni, sonnolenza, dolori al collo e alla testa.
 
La gravità, in questo caso, più che nella sintomatologia fine a se stessa, è da ricercare nelle conseguenze del colpo che può provocare un trauma cranio-encefalico, con lesioni al cranio (fratture), danni al cervello e formazione di un ematoma, cioè un versamento emorragico nel cervello.
 

Quando è grave

Il trauma cranico è grave se i sintomi peggiorano rapidamente. In particolare, è necessario recarsi immediatamente al pronto soccorso dopo un colpo alla testa se: mal di testa, nausea, malessere e stanchezza peggiorano; compare lo stato confusionale; subentrano difficoltà a esprimersi o a deambulare; ci sono convulsioni; c’è fuoriuscita di liquidi o di sangue dal naso o dalle orecchie. Anche se dopo la botta in testa e dopo aver perso i sensi, l’interessato apparentemente si riprende per qualche minuto, ma poi manifesta alcuni sintomi preoccupanti, come vomito o intorpidimento degli arti, stato confusionale o sonnolenza, meglio non sottovalutare la situazione.
 
In queste eventualità, meglio rivolgersi subito al medico che, attraverso l’esame clinico del paziente e, se necessario, grazie ad alcuni esami strumentali, come la Tac, la risonanza magnetica o l’elettroencefalogramma, verifica la presenza di lesioni più serie o di ematomi all’interno del cranio.

Parole di Camilla Buffoli