Transaminasi: cosa fare se sono alte o basse

Transaminasi, valori nel sangue che possono evidenziare la presenza di una malattia: cosa fare sono alte o basse.

Transaminasi: cosa fare se sono alte o basse

Transaminasi, emerite sconosciute per molti, temibili valori da tenere sotto controllo per altri. Infatti, sotto questo nome si nasconde un gruppo di enzimi che, in base alle concentrazioni che raggiungono nel sangue e che si evidenziano con le analisi ematiche, possono essere considerate la spia d’allarme per diverse patologie. Malattie del fegato, ma non solo. Ecco qualche informazione in più soprattutto su come scoprire e cosa fare se sono alte o basse.

Cosa sono

Per transaminasi si intende un gruppo di enzimi coinvolti attivamente nel processo di transaminazione, cioè la trasformazione degli aminoacidi. Enzimi presenti in ogni distretto corporeo e che, proprio per questo, si meritano l’appellativo di ubiquitari, ma che sono presenti con una concentrazione maggiore nel fegato. Infatti, sono proprio le malattie epatiche a entrare nella lista dei sospetti in caso di valori elevati di transaminasi nel sangue.

Esistono diverse tipologie di transaminasi. Ma i valori che solitamente si tengono d’occhio sono quelli relativi all’ALT (alanina aminotransferasi), nota anche come GPT (glutammato piruvato transaminasi) e all’AST (aspartato aminotrasferasi) noto anche come GOT (glutamminico ossalacetico transaminasi). Da considerare livelli nella norma: per quanto riguarda l’ALT da 7 a 55 U/I per gli uomini e da 7 a 45 U/I per le donne: per l’AST, invece, i valori nella norma vanno indicativamente da 8 a 60 U/I per gli uomini e da 8 a 50 U/I per le donne.

Se sono alte o basse

Dati indicativamente i valori di riferimento, se dalle analisi del sangue risultano livelli di transaminasi superiori al normale potrebbe ipotizzarsi la presenza di una patologia al fegato, come la cirrosi epatica, la steatosi epatica o il tumore al fegato, per esempio. Ma non solo. Da non escludere la correlazione anche tra transaminasi elevate e altre malattie che interessano altri distretti corporei. Di questo secondo gruppo fanno parte, giusto a titolo esemplificativo, la distrofia muscolare, l’obesità, la pancreatite, le patologie cardiovascolari, come l’infarto e le miopatie, l’infarto renale e l’infarto polmonare.

Al contrario, se dalle analisi del sangue emergono livelli di transaminasi inferiori alla norma solitamente non c’è da preoccuparsi. Tra le condizioni che con maggior probabilità e frequenza possono essere all’origine dell’anomalie c’è la gravidanza. Non è da escludere, però, che le transaminasi scendano nelle persone che soffrono di diabete o che si sottopongono a trattamenti di dialisi.

Parole di Camilla Buffoli