Tra i fattori scatenanti del Parkinson c'è anche la trielina, un comune solvente chimico

Uno studio internazionale è riuscito ad individuare forse uno dei fattori scatenanti del morbo di Parkinson. Si tratta della trielina (TCE) un solvente chimico altamente tossico.

Tra i fattori scatenanti del Parkinson c’è anche la trielina, un comune solvente chimico

Importante scoperta a proposito delle cause scatenanti del Parkinson: secondo quanto rilevato da uno studio incrociato condotto negli Stati Uniti, Canada, Argentina e Germania, tra i fattori che determinano l’insorgenza della malattia o che ne accelerano la comparsa ci sarebbero solventi chimici molto comuni, come la trielina. La ricerca è stata condotta su 99 coppie di gemelli e ha evidenziato come proprio una costante esposizione alla TCE tricloroetilene, comunemente nota come trielina – magari sul posto di lavoro, generi un un rischio di 6 volte superiore alla norma di ammalarsi di Parkinson.

Il test è stato piuttosto indicativo, perché delle coppie di gemelli coinvolte nello studio uno dei due era un paziente parkinsoniano, mentre l’altro era sano, e il gemello malato risultava essere stato esposto alla TCE. La sperimentazione, però, ha esaminato il fattore di rischio costituito anche dall’impatto con altri composti chimici tossici abbastanza diffusi, tra cui il percloroetilene (PERC, che si trova negli sgrassatori, anche casalinghi, e nei lavaggi a secco) e il tetracloruro di carbonio (cc14, presente nelle miscele refrigeranti), riscontrandone la pericolosità, seppur in misura minore.
 
Altri 3 composti chimici presi in considerazione (il toluene, lo xilene e l’n-esano), invece, si sono rivelati neutri per quanto riguarda l’insorgenza del morbo. La trielina, seppur bandita da diversi prodotti (tra cui colle e vernici) proprio per la sua tossicità, è ancora presente come componente in molti sgrassatori industriali, ma non dobbiamo scordarci che fino agli anni Settanta era presente anche in alcuni alimenti e medicinali.
 
“Riteniamo che vi sia uno scarto temporale fino a 40 anni tra l’esposizione al solvente e l’inizio della malattia”, ha spiegato il coordinatore dello studio internazionale, pubblicato sulla rivista Annals of Neurology. Il morbo di Parkinson è una patologia progressiva, cronica e altamente invalidante che coinvolge il sistema nervoso centrale e le cui cause sono in parte genetiche e in parte determinate da fattori ambientali. Con questo studio, probabilmente almeno uno di questi ultimi è stato scoperto.

Parole di Paola Perria