Terapia del dolore: gli infermieri in prima linea

Ipasvi: gli infermieri italiani, da sempre impegnati nella battaglia quotidiana contro il dolore fisico e morale, parteciperanno numerosi alla nona edizione della Giornata Nazionale del sollievo che si terrà a Roma il prossimo 30 maggio.

Terapia del dolore: gli infermieri in prima linea

Domenica 30 maggio si terrà a Roma la nona edizione della Giornata nazionale del sollievo, promossa dal ministero della salute in collaborazione con la Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti. Il progetto è nato per sostenere i malati nella battaglia quotidiana contro il dolore fisico e morale. Da sempre in prima linea, gli infermieri aderiranno numerosi, per confermare ancora una volta la volontà di diffondere un approccio alla gestione del dolore che rispetti innanzitutto la qualità della vita, le volontà e la dignità del paziente.

D’altronde, come ha spiegato Annalisa Silvestro, presidente dell’Ipasvi (l’organismo che ha la rappresentanza nazionale degli infermieri italiani) “Prevenire e contrastare il dolore e alleviare la sofferenza qualunque sia la condizione clinica e fino al termine della vita dell’assistito, sono precisi doveri degli infermieri espressamente indicati dal Codice deontologico”. Non solo un lavoro, ma una scelta di vita che si traduce in un impegno che ogni infermiere è consapevole di dover rispettare quotidianamente.

 
Grazie alla legge 38/2010 ogni malato, anche in fase terminale, potrà finalmente avere accesso alla terapia del dolore e alle cure palliative necessarie, partendo dal presupposto che ogni paziente che non può guarire è comunque curabile. E’ stato così finalmente riconosciuto il ruolo importante degli infermieri nel sollievo dal dolore e Annalisa Silvestro ha detto che l’associazione Ipasvi non può che accogliere positivamente il provvedimento che “anche se insufficiente a superare gli ostacoli culturali, organizzativi e professionali per quanto attiene la palliazione e la prevenzione e cura del dolore, è un forte e concreto stimolo per tutti i professionisti sanitari, le organizzazioni del volontariato e le istituzioni preposte alla tutela della salute e della qualità di vita degli assistiti.”

 
Foto da:
it.doctmag.com

Parole di Lucrezio.Bove