Di Lucrezio.Bove | 24 Ottobre 2010
Oggi parliamo di stanchezza, un problema con cui tutti dobbiamo fare i conti molto frequentemente. Non si tratta di una vera e propria patologia, ma può rappresentare il sintomo di un turbamento o di una malattia. Quando la stanchezza è passeggera non c’è da preoccuparsi: spesso è semplicemente la conseguenza diretta di uno stile di vita sregolato. In questo caso, per stare meglio, basta cambiare le proprie abitudini. A volte, però, il problema può presentarsi in modo più insistente e se i sintomi durano più di sei mesi si può parlare di sindrome da stanchezza cronica.
Per curare un disturbo invalidante come la sindrome da stanchezza cronica, è importante innanzitutto capire cosa si nasconda dietro al problema. La causa, spesso e volentieri, coincide con una patologia latente, che in alcuni casi può essere molto grave. Per questo motivo, quando i sintomi tipici della stanchezza stentano ad abbandonarci, è sempre opportuno parlarne con un medico esperto, che sappia fare una diagnosi precisa del problema e determinarne la causa. Vediamo allora quali disturbi possono celarsi dietro a una stanchezza persistente e come strutturare la terapia.
- Cause:
- Anemia: la diminuzione del tasso di emoglobina nel sangue, spesso associata ad una mancanza di ferro, rappresenta un fattore di rischio non trascurabile. Per approfondire vi consiglio di leggere l’articolo dedicato all’anemia.
- Ipotiroidismo: una malattia endocrina dovuta alla mancanza o alla ridotta dimensione della tiroide. In questa caso, la stanchezza può rappresentare uno dei tanti sintomi e forse quello meno preoccupante. Per saperne di più vi consiglio di leggere l’articolo dedicato all’ipotiroidismo.
- Disturbi del sonno: le apnee notturne e l’insonnia persistente sono probabilmente le due cause più comuni della stanchezza cronica.
- Malattie infettive: la stanchezza può essere legata anche a una malattia contagiosa, più o meno grave. Il senso di fiacchezza può essere sintomatico della mononucleosi, dell’herpes, dell’influenza, ma anche di una sinusite. Tra le patologie più gravi va invece ricordata la sindrome da immunodeficienza acquisita (l’AIDS).
- Tumore: una stanchezza anomala e insistente non va mai trascurata, perché purtroppo può essere associata anche ad una neoplasia maligna.
- Malattie del metabolismo: anche queste patologie possono causare stanchezza, in particolare il diabete.
- Ipertensione: l’aumento della pressione del sangue va sempre tenuto sotto controllo e non solo per la stanchezza, che è la conseguenza meno pericolosa.
- Allergie: dietro ad una stanchezza insistente possono celarsi anche fenomeni allergici di varia natura.
- Farmaci: il disturbo può essere correlato anche all’assunzione di medicinali che provocano sonnolenza.
- Terapia:
- Integratori di vitamine, soprattutto quelle del gruppo C e del gruppo B
- Integratori di minerali, come il magnesio o il potassio
- Integratori di oligo-elementi, soprattutto il manganese
- Integratori di acidi-aminati
Come avrete intuito, il trattamento della stanchezza cronica varia in base alla causa scatenante. Prima di prescrivere qualsiasi terapia, il medico dovrà quindi fare un’analisi approfondita del problema, collaborando con il paziente e, se necessario, consultandosi con altri specialisti (allergologhi, oncologi, etc.).
Nel caso la stanchezza non dovesse essere associata ad alcuna patologia, né tantomeno a un’infezione o a un’allergia, potrebbe essere legata a una mancanza o a un cattivo assorbimento di vitamine o di oligo-elementi. Il medico potrà allora prescrivere:
Parole di Lucrezio.Bove