Sale nella dieta: fa bene o male?

Sale nella dieta: fa bene o fa male? Quanto incide sul nostro pesoforma il consumo di questo alimento? Scopriamo insieme benefici e controindicazioni del sale.

Sale nella dieta: fa bene o male?

Il sale nella dieta fa bene o male? Il dibattito è acceso da tempo ma il recente convegno organizzato da Assolatte è stata un’opportunità per discutere in maniera approfondita del problema. Dieta e sale, qual è il rapporto? In occasione della Milk Day a Cibus Tec, gli esperti si sono confrontati sul tema della possibilità che il sale possa essere un nemico acerrimo oppure un prezioso alleato della dieta. Oltre che importante nella conservazione di numerosi alimenti, il sodio ha una funzione essenziale nella lavorazione dei prodotti caseari. Quali sono gli effetti del sale sull’organismo?

Benefici e controindicazioni del sale

Troppo sale nella dieta può inficiare i sacrifici e tutti gli sforzi per ritrovare il peso forma? Questo componente minerale essenziale, conosciuto sin dai tempi antichissimi per il suo ruolo fondamentale svolto nella conservazione dei cibi, oggi è di grande importanza nella produzione casearia perché consente mantiene integre le proprietà dei formaggi, oltre a regalare loro un sapore gustoso. Il problema di una dieta ricca di sodio consiste nel fatto che, quando questo alimento è consumato in eccesso, può causare problemi di salute, soprattutto legati all’innalzamento della pressione arteriosa. Un eccessivo consumo di sale può causare anche danni cardiocircolatori e favorire gonfiori periferici dovuti alla ritenzione di acqua. Esagerare con pietanze troppo salate può comportare anche patologie importanti come ictus, ipertrofia cardiaca, osteoporosi e calcolosi renale.

La quantità raccomandata

Ormai da anni l’Organizzazione Mondiale della Sanità si esprime in merito, raccomandando di ridurre il sale nella dieta, fino a raggiungere al massimo i 2 g al giorno. Tuttavia, tra la preparazione domestica delle pietanze e gli spuntini consumati fuori, i dati dimostrano che tale soglia è ben superiore, arrivando persino a raddoppiare il valore consigliato. Per avere un’indicazione in termini generali dell’incidenza del sale nella dieta di milioni di italiani, ricordiamo che solo il 10 % è contenuto naturalmente dagli alimenti, il 50% deriva dalla trasformazioni dei cibi e circa il 35% da quello aggiunto a tavola o durante la cottura. In particolare, sono proprio i formaggi ad avere una grande incidenza nella quantità complessiva di sodio assunta giornalmente dagli italiani. Eliminare il sale dalla dieta, però, non è salutare. Meglio imparare a dosarlo con attenzione, riducendo ad esempio, quello da versare nell’acqua che bolle se avete insaporito abbastanza il brodo o il sughetto.

Parole di Palma Salvemini