Succede spesso di guardare le sedie di casa con quella sensazione mista tra affetto e desiderio di cambiamento. Magari sono solide, ancora comode, magari fanno parte della storia della casa, ma visivamente non parlano più lo stesso linguaggio del resto dell’arredo.
Mi sono trovata anch’io in quella fase in cui vuoi rinnovare senza metterti in ristrutturazioni infinite, e proprio mentre cercavo idee ho capito che le sedie sono il punto perfetto da cui ripartire. Basta un rivestimento, un dettaglio, una scelta di tessuto pensata bene per vedere tutto con occhi nuovi.
La cosa sorprendente è che non serve essere sarte esperte né avere un laboratorio attrezzato. Alcune soluzioni hanno un aspetto quasi professionale pur nascere da passaggi semplicissimi, altre invece giocano con materiali leggeri e creativi, ideali per chi vuole cambiare atmosfera a seconda della stagione. Ho provato tre tecniche diverse, tutte con un’identità precisa, e il risultato è stato molto più scenografico di quanto immaginassi.
Il copriseduta che sembra fatto dal tappezziere
Il primo tutorial è quello più “tecnico”, ma basta seguirlo con calma per ottenere un risultato davvero ordinato. Il principio è semplice: creare un cuscino su misura che avvolga la seduta e si chiuda lateralmente con bottoni o velcro.
Si parte modellando la spugna pre-tagliata seguendo la forma della sedia, ritagliando gli angoli e lasciando qualche centimetro extra per le cuciture. Il tessuto superiore va ricalcato sulla stessa sagoma, così da ottenere un quadrato preciso che diventerà il cuscino vero e proprio.
Il lavoro più importante è nella fascia che riveste il bordo: serve a dare quell’effetto finito che si vede nei copriseduta professionali. La fascia va misurata lungo tutto il perimetro, aggiungendo centimetri per l’abbottonatura; poi si rifinisce con la fettuccia per ottenere bordi puliti. Una volta cucite le fasce e stirate, si fissano al cuscino iniziando dai lati corti, facendo combaciare gli angoli senza tirare troppo il tessuto.
La fodera interna si applica seguendo la cucitura già fatta e alla fine resta solo da rifinire con zig zag e inserire l’imbottitura. Il risultato finale è un rivestimento elegante, ben teso, che rinnova la sedia senza coprirne la struttura in legno.
La copertura schienale no-sew che funziona sempre
Il secondo metodo è la salvezza per chi vuole qualcosa di rapido e pulito. Nessuna cucitura, solo pieghe e colla per tessuti, un sistema che permette di creare un coprischienale su misura in meno di un’ora.
Si parte misurando la larghezza e l’altezza dello schienale, poi si riporta la forma sul tessuto lasciando un margine di qualche centimetro su tutti i lati. Le pieghe vengono definite stirando il tessuto sul rovescio ed è questa la fase che dà struttura al rivestimento.
Gli angoli si costruiscono piegando a triangolo, fissando con la colla e ripetendo il processo due volte per ottenere un bordo netto. Dopo si passa ai lati lunghi: una piega di un centimetro e mezzo, poi un’altra uguale, creando un bordo rifinito che sembra uscito dalla macchina da cucire.
A questo punto servono solo dei piccoli nastri: si inseriscono sotto la cucitura incollata e serviranno per legare il coprischienale direttamente alla sedia. Una volta asciutto, il tessuto resta teso, preciso, e la sedia cambia look senza sforzi. Perfetta idea stagionale per chi ama alternare tessuti diversi, dal tartan invernale al cotone estivo.
Il coprischienale natalizio che trasforma la cucina in un set da film
Il terzo tutorial è probabilmente il più divertente. Un coprischienale a forma di cappello di Babbo Natale, morbido e scenografico, che dà subito alla stanza un’aria festosa. Si parte misurando lo schienale e costruendo due pannelli identici in tessuto rosso.
La punta si disegna con una semplice diagonale partendo dal centro del pannello, dando quella forma iconica da cappello. Prima di unire i due lati, si rifinisce la base con una fascia di pellicciotto bianco cucita tutto intorno.
Una volta cuciti i due pannelli dritto contro dritto, si rivolta tutto ed è già perfetto: la forma si regge da sola e veste la sedia senza tirare. Il pon pon finale si realizza con un cerchio di pellicciotto cucito a punto filza, riempito di ovatta e fissato alla punta. Montato sulla sedia, il risultato è irresistibile: un dettaglio che cambia immediatamente l’atmosfera della casa e rende la tavola delle feste molto più accogliente.
Rinnovare le sedie con un rivestimento nuovo è una di quelle idee che sembrano piccole finché non si vede l’effetto finale. Dopo aver provato questi tre metodi mi sono resa conto che non si tratta solo di cucire o incollare, ma di dare un carattere nuovo a qualcosa che usiamo ogni giorno e che merita più attenzione di quanta gliene diamo.
Una sedia alla volta, la casa inizia davvero a parlare un linguaggio diverso, più fresco, più personale, più vivo. E la soddisfazione finale vale ogni minuto speso dietro a forbici, stoffe e pieghe ben fatte.