Poesie per la Festa del papà, le più belle da dedicargli

Quali sono le poesie per la festa del papà più belle da potergli dedicare il 19 marzo? Da quelle più famose alle poesie in rima e le filastrocche, perfette anche per i bambini della scuola primaria e dell'infanzia. Eccone alcune!

Poesie per la Festa del papà, le più belle da dedicargli

Foto Freepik

Le poesie per la Festa del Papà, da dedicare il giorno di San Giuseppe, ovvero il 19 marzo, sono un pensiero che ogni babbo apprezzerà. Una data importante, da segnare in rosso sul calendario e da celebrare nel modo più affettuoso e allegro possibile.

I pensieri degli scrittori moderni e contemporanei, così come di quelli più indietro nel tempo, sono un modo semplice e carino di far sapere quanto vogliamo bene al nostro papà, anche da grandi: poesie in rima o pensieri liberi per festeggiare il 19 marzo, la festa del papà, di seguito troverete tante belle poesie per la festa del papà adatte alla scuola primaria!

Coinvolgere i bambini per qualche dedica speciale in questa giornata non è difficile, sono tante le cose che si possono organizzare per far felici i papà.

Poesie dedicate al papà

I bambini della scuola primaria tendono ad imparare, con l’aiuto delle maestre, delle poesie da dedicare al papà per la sua festa. Ce ne sono alcune più complesse, altre più semplici, ma tutte molto facili da memorizzare. Ecco alcune poesie sia simpatiche che commoventi da imparare per l’occasione!

Caro papà  

Caro Papà,
io dico con sincerità
“ Tu sei per noi
il miglior Papà”

Ci sostieni ogni giorno
Come guida sicura
Sul nostro cammino
W col tuo sacrificio
Ci doni serenità
Auguri!

Grazie Papà – B. Bartolini

poesia per la festa del papà
Foto Pinterest

Da te, papà, ricevo tanto.
A te, papà, io voglio bene.
Dite, papà, io vado fiero.
A te, papà, io dico grazie.

Grazie papà, per il bene che mi vuoi.
Grazie papà, per i doni che mi fai.

Con te, papà, non ho paura.
Con te, papà. mi sento forte.
Con te, papà, mi trovo bene.
A te, papà, io dico grazie.

Grazie papà, per la gioia che mi dai.
Grazie papà, per quello che tu sei.

Un tesoro di papà – Maria Ruggi, Maestra Mary

Sei in ogni giorno che presto finisce.
Sei l’unico uomo che mi capisce.
Sei nei tanti silenzi pieni di parole.
Sei nella mia vita un raggio di sole.
Sei nel tempo che mi cambia la pelle.
Sei il sorriso del mio spirito ribelle.
Sei nel coraggio con cui mi affaccio alla vita.
Sei la vera medicina di un’amicizia tradita.
Sei nei sogni e nei progetti ambiziosi.
Sei nelle idee e nei consigli premurosi.
Sei nel calore di un abbraccio profondo.
Sei la scialuppa nel mare quando affondo.
Sei nella magia dei miei momenti migliori.
Sei tu papà il più prezioso dei miei tesori!

Papà, se tu sentissi

Papà, se tu sentissi come mi batte il cuore,
se premo con la mano,
mi batte più forte ancora:
sai tu dirmi perchè batte così?
Perchè il mio amore per te sta tutto qui! 

Fermati un momento 

Papà, fermati un momento.
Voglio parlarti.
Sai che cosa in cuore sento?
Sento d’amarti.
Sai perché ti voglio bene?
Perché tu vuoi bene a me.
Le giornate tue son piene
e non pensi mai a te.
Quando ho la mano nella tua,
provo un senso di riposo,
nulla più mi fa paura,
mi sento forte e coraggioso.
Papà, fermati un momento.
Pensa a quello che t’ho detto.
Il tuo cuor godrà contento
al calore del mio affetto
Ti ringrazio papà
Ti ringrazio papà,
per avermi dato la vita,
per avere scelto me
anche se eri così giovane,
per avere rinunciato
ai tuoi sogni
per diventare padre.
Per avermi insegnato
ad andare in bici,
per avermi consolata
ogni volta che ero triste.
Per avermi rimproverata
quando sbagliavo,
per avermi insegnato
la differenza tra il bene e il male.
Ti ringrazio per avermi insegnato
cos’è il rispetto e la gratitudine,
l’amore e l’altruismo

Poesie per la festa del papà: le più famose

Le poesie di Gianni Rodari sono senza dubbio le più conosciute e amate dai bambini. Le maestre propongono ai loro allievi di imparare queste meravigliose poesie, lunghe ma emozionanti. Anche i testi del poeta e scrittore Sbarbaro sono molto toccanti, così come la poesia di L. Musacchio.

Passeggiata domenicale – Gianni Rodari

Io vado a spasso per la città,
senza una mèta vago qua e là.
In piazza Navona mi fermo a guardare
quelli che stanno il gelato a leccare.
In piazza Esedra reato incerto:
sentire gratis il concerto,
o sedermi, alla romana,
sull’orlo fresco della fontana?
Ma è zeppo, l’orlo di cemento:
ci siedono già persone duecento.
Si godono il fresco le famiglie,
la mamma, la suocere con le figlie.
E il babbo dov’è, per far pari?
E’ a casa a fare gli straordinari.
Ogni domenica per la via,
si fa il passeggio dell’economia.

A mio padre – Camillo Sbarbaro

Padre, se anche tu non fossi il mio
padre, se anche fossi un uomo estraneo
per te stesso egualmente t’amerei.
Ché mi ricordo d’un mattin d’inverno
che la prima viola sull’opposto
muro scopristi dalla tua finestra
e ce ne desti la novella allegro.
Poi la scala di legno tolta in spalla
di casa uscisti e l’appoggiasti al muro.
Noi piccoli stavamo alla finestra.
E di quell’altra volta mi ricordo
che la sorella mia piccola ancora,
per la casa inseguivi minacciando
(la caparbia avea fatto non so che).
Ma raggiuntala che strillava forte
dalla paura ti mancava il cuore:
ché avevi visto te inseguir la tua
piccola figlia e, tutta spaventata
tu vacillante l’attiravi al petto,
e con carezze dentro le tue braccia
l’avviluppavi come per difenderla
da quel cattivo che era il tu di prima.
Padre, se anche tu non fossi il mio

Cos’è un papà

Il papà non è solo
l’amico delle capriole sul letto grande
Non è solamente l’albero al quale mi arrampico
come un piccolo orso
non è soltanto chi tende con me l’aquilone nel cielo.
Il papà è il sorriso discreto che fa finta di niente
è l’ombra buona della grande quercia
è la mano sicura che mi conduce nel prato
e oltre la siepe.
(L.Musacchio)

Filastrocche per il papà

Le poesie per la festa del papà con le rime possono essere brevi e anche molto significative. Eccone alcune da proporre ai bambini della scuola primaria!

Il principe

Arriva un Principe con un cavallo bianco
viene da lontano e sembra molto stanco.
Al posto della spada c’è l’ombrello
e c’è il cappotto al posto del mantello;
però a guardarci bene il cavallo non ce l’ha,
io gli corro incontro e gli dico: “Ciao papà!”
(M. Moschini)

Al babbo lontano

Caro uccellino che volando vai,
il babbo mio di certo tu vedrai
digli che è tanto buono il suo bambino,
e che spesso gli manda un bel bacino,
digli che gli vuol bene e che lo aspetta:
vola, uccellino, vola vola in fretta!
(A. Cuman Pertile)

Papà se sei arrabbiato…

Se sei arrabbiato
perché nel traffico ti sei stancato,
caro papà riprendi fiato:
il mondo è bello ma un po’ affollato.
Caro papà se sei un po’ teso
ed il lavoro ti sembra un peso,
tu pensa sempre: sei nel mio cuore,
ti voglio bene a tutte le ore

Al mio babbo

Questa mattina ho chiesto al mio tenero cuore:
“Suggeriscimi tu qualche detto d’amore,
suggeriscimi tu qualche soave accento
per fare il mio babbo contento!”
E il mio cuore mi ha risposto:
“Digli questo soltanto:
Ti voglio bene…
ma tanto, tanto, tanto…”