Pessime notizie per gli amanti dello sci: succederà entro il 2050

Pessime notizie per gli amanti dello sci: succederà entro il 2050

Cosa accadrà per chi ama sciare (pourfemme.it)

Lo sci è una passione che unisce tanti, ma non sono buone le prospettive future. Si prospetta uno scenario poco incoraggiante entro il 2050.

Si tende a pensare che ci si possa divertire esclusivamente in estate quando, complici le temperature più elevate, si ha la possibilità di andare al mare e trascorrere il tempo nuotando o prendendo il sole. In realtà, l’occasione per rilassarsi e allo stesso tempo spassarsela con amici e parenti non manca anche in inverno. Lo sport per eccellenza da praticare in questa fase dell’anno è lo sci, che consente non solo di tenersi in forma ma anche di poter ammirare da vicino panorami davvero bellissimi quando appaiono completamente innevati.

Questa disciplina può essere utile perché è completa, proprio per questo sono tanti i genitori che decidono trasmettere la passione anche ai propri figli. Chi decide di praticarlo noterà miglioramenti nell’equilibrio, ma anche nella concentrazione, nella coordinazione e nella tecnica. Difficilmente chi lo proverà almeno una volta poi si tirerà indietro.

Prospettive drammatiche per chi ama lo sci

La passione per lo aci unisce tantissime persone, al punto tale che c’è chi non vede l’ora che arrivi la stagione per poterlo praticare per organizzarsi al meglio e, appena è possibile, spostarsi nella località più vicina dove poter sciare. Anzi, pur di farlo in tanti sono disposti a fare sacrifici economici anche importanti pur di riuscire a ritagliarsi del tempo per sè, consapevole di come stare all’aria aperta possa distendere mente e nervi.

amanti dello sci

Addio piste entro il 2050 (pourfemme.it)

In futuro, però, potrebbe esserci chi sarà costretto a dover rinunciare a tutto questo. A lanciare l’allarme è il meteorologo Luca Mercalli, che mette in evidenza al ‘Corriere della Sera’ uno scenario davvero poco edificante, che porterà a cambiare molte delle nostre abitudini.

Sulla base delle previsioni dell’esperto, entro il 2050 non dovrebbe esserci più neve nemmeno dove siamo abituati a vederla normalmente, a eccezione forse delle vette più alte delle Alpi, in Piemonte e Valle d’Aosta. Secondo il suo giudizio, “rimarrà veramente poco del patrimonio glaciale delle Alpi. I nostri ghiacciai battono in ritirata così in fretta da farne ormai presagire la completa scomparsa entro il 2050″.

Quale futuro per gli sport invernali?

Lo scenario descritto dall’esperto non può che generare terrore soprattutto per tutti gli amanti degli sport invernali, che sono in grado di generare introiti non da poco anche per la nostra economia. Non a caso, in tanti avevano manifestato la loro sofferenza quando era stato decretato lo stop a causa della pandemia.

Mercalli non riesce a negare quanto questo scenario possa essere probabile: “Il rischio è che in Piemonte si possa sciare solo fino al 2050, altri 25 anni, e solo perché, insieme alla Valle d’Aosta, dispone delle vette più alte” – sono state le sue parole al quotidiano.

Le nevicate potrebbero essere quindi sempre più rare o di scarsa durata, è bene tenerlo presente: “Ci possono essere delle annate con delle nevicate abbondanti, magari anche questa, ma in ogni caso con le temperature così alte durano di meno. L’innevamento a sua volta si restringe, diventa più limitato come durata e spesso anche come quantità”. Si tratta di una situazione apparsa evidente già in questi anni, dove spesso si è dovuti ricorrere alla neve artificiale per poter compensare la mancanza.

Man mano che la data limite si avvicinerà, anche le previsioni potranno essere più precise, ma già questo non lascia intendere niente di buono per i cultori di questo sport.

Parole di Ilaria Macchi