Pensioni e Opzione donna: novità all'orizzonte per il mondo femminile

Opzione donna strutturale nel sistema pensionistico italiano: la novità che si affaccia all'orizzonte per migliaia di lavoratrici in fatto di pensioni

Pensioni e Opzione donna: novità all’orizzonte per il mondo femminile

Foto Pixabay | jerrykimbrell10

Opzione donna strutturale nel sistema pensionistico italiano: è la novità all’orizzonte per migliaia di lavoratrici in fatto di pensioni. Lo rivela la proposta delle ultime ore sul tavolo del Governo, rilanciata dal ministro del Lavoro per consentire una formula almeno pluriennale per garantire una certa stabilità – al riparo dalla solita incognita sulle proroghe a breve termine – nell’uscita interamente contributiva.

Novità Opzione donna: in pensione senza proroghe

Rendere strutturale Opzione donna, attualmente prorogata solo per il 2022, con un ricalcolo contributivo dell’assegno a fare da denominatore comune per l’uscita anticipata dal lavoro: è l’orizzonte tracciato nell’ultimo intervento sulla questione pensioni al femminile dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando.

La novità sarebbe possibile grazie a una riforma che il dicastero pensa di poter attuare nel breve periodo, per venire incontro alle esigenze della popolazione di donne ancora bloccate in un sistema pensionistico fatto di piccoli e traballanti passi verso la modernità.

La guerra in Ucraina incide fortemente sull’agenda del Governo, ma non si esclude un avvio del cambiamento per le lavoratrici già da quest’anno.

Come funziona Opzione donna

Il pensionamento anticipato con formula Opzione donna è stato prorogato con l’ultima legge di Bilancio e varrà fino al prossimo 31 dicembre. Si stima che entro il 2022, tramite questa misura, circa 17mila lavoratrici ne usufruiranno (su un totale di 29.500 aventi i requisiti).

Opzione donna permette di andare in pensione alle seguenti condizioni:

  • a 58 anni per lavoratrici dipendenti
  • a 59 anni per lavoratrici autonome
  • maturati 35 anni di contributi

Parole di Giovanna Tedde