Omocisteina alta: esame, valori di riferimento e cosa mangiare

L'omocisteina alta è un'eventualità da non sottovalutare: ecco i valori da tenere sotto controllo, l'esame da fare e cosa mangiare.

Omocisteina alta: esame, valori di riferimento e cosa mangiare

L’omocisteina alta è una condizione da non sottovalutare che spesso, però, pochi conoscono. Questo “sconosciuto” è un aminoacido solforato che, se presente in elevate quantità nel sangue, può essere considerato un fattore di rischio per molte patologie, come l’infarto o l’ictus, più pericoloso del colesterolo. Per tenerla sotto controllo, meglio verificarne i valori attraverso l’esame del sangue e seguire un’alimentazione adeguata. Ecco qualche informazione utile sui valori dell’omocisteina e su cosa mangiare.

Omocisteina, caratteristiche e valori di riferimento

L’omocisteina è un aminoacido solforato, metabolizzato nel rene, grazie alla metionina, che si introduce attraverso gli alimenti ad elevata carica proteica.
 
Secondo l’Oms, l’Organizzazione Mondiale della salute, i valori normali di omocisteina sono compresi tra 10 e 13micro moli per litro. Ecco i valori di riferimento per stabilire se l’omocisteina è bassa o alta. È da considerare alta se:
 
• supera 13micro moli negli uomini;
• supera 10,1micro moli nelle donne;
• supera 11,3micro moli nei ragazzi di età inferiore ai 14 anni.
 

I rischi

Valori troppo elevati di omocisteina nel sangue comportano l’aumento del rischio di sviluppare diverse patologie, come l’infarto, l’ictus e la trombosi venosa profonda. Meno conosciuto, forse, ma non meno pericoloso, anzi, del “collega” colesterolo, questo aminoacido è da annoverare tra i fattori di rischio cardiovascolare da tenere sempre sotto controllo.
 
Da non sottovalutare, il ruolo dell’omocisteina alta in presenza di altri fattori di rischio cardiovascolare. Quando i valori di questo aminoacido sono alti, per esempio, l’utilizzo della pillola anticoncezionale è sconsigliato.
 
In gravidanza, in particolare, l’omocisteina alta può essere collegata a un aumento del rischio per il feto di sviluppare malattie e malformazioni.
 

Le cause

Sul banco degli imputati, in caso di omocisteina alta, salgono innanzitutto le abitudini di vita, come il vizio del fumo, il consumo eccessivo di alcolici, la sedentarietà e la scarsa attività fisica, l’inquinamento atmosferico e la dieta scorretta.
 
Tra le possibili cause ci dono anche alcune patologie, come l’insufficienza renale, l’omostinuria, cioè una malattia rara, caratterizzata da un difetto congenito nel metabolismo della vitamina B12, e alcune malattie metaboliche.
 

Cosa mangiare

Per tenere sotto controllo i valori dell’omocisteina è fondamentale la dieta, che dovrebbe avere come protagoniste principali la frutta e le verdure crude, ricche di vitamine del gruppo B e di acido folico. Via libera, quindi, alle verdure a foglie verdi, ai legumi, alla carne, al pesce, ai formaggi stagionati, ai cereali integrali, alle uova, ai molluschi e al fegato.
 
In gravidanza, è importante fare particolare attenzione alle vitamine del gruppo B, assumendo regolarmente un integratore a base di acido folico.

Parole di Camilla Buffoli