Hai in casa un tesoro e non lo sai, ecco quanto valgono le monete 10 e 20 lire

Curiose di sapere quanto valgono le vecchie monete da 10 e 20 lire? Lo potete scoprire subito, forse avete tra le mani un tesoretto da migliaia di euro!

Se avete trovato in casa delle monete da 10 lire o da 20 lire e volete sapere quanto valgono vi riassumiamo brevemente il loro valore. Potreste anche disporre di un piccolo tesoro.

A volte la fortuna è a un passo e non ci se ne accorge, quante volte vi è capitato di rinvenire nei cassetti delle vecchie monete? Forse avete pensato che non servissero più a niente ed invece vale la pena controllare.

Tra le vecchie lire si possono trovare delle monete che valgono una piccola fortuna, basta riconoscerle per poterle poi vendere a dei collezionisti che sono disposti a pagare cifre alte per poterle avere.

Quanto valgono le monete da 10 e 20 lire

Forse non lo sapete ma ci sono delle lire rare che possono valere anche migliaia di euro e quindi rappresentano un piccolo tesoro a cui fare affidamento nel caso in cui ci si trovi nella necessità di avere subito disponibile un po’ di liquidità.

moneta da 10 lire fronte e retro
Quanto valgono le monete da 10 e 20 lire – pourfemme.it

Ovviamente dipende dalla tipologia della moneta e anche dallo stato di conservazione. Se dunque state cercando di sapere il valore delle vostre monete dovete masticare un po’ di termini tecnici usati in numismatica per potervi regolare bene e non rischiare di trovarvi impreparate.

Ad esempio per definire lo stato di conservazione di una moneta si usano le sigle “BB” che sta per “Bellissimo”, “SPL” che sta per “Splendido” e FDC che sta per Fior di Conio. Il primo si usa per le monete che hanno circolato ma presentano ancora una buona leggibilità dei dettagli, con rilievi leggermente attenuati, il secondo si usa per le monete con poca usura e il terzo per quelle praticamente perfette.

Ovviamente più sono in buona conservazione e più valgono. Nel dettaglio, le monete da 10 lire furono emesse in due serie principali: “Olivo” (1946-1950) con Pegaso e ramoscello d’olivo, e “Spighe” (1951-1965) con decorazione a spighe di grano. Le annate più ricercate sono il 1947 (serie Olivo) e il 1954 (serie Spighe). I pezzi più rari del biennio 1946-47, in Fior di Conio (FDC), possono superare i 4000 euro.

Per quanto riguarda le 20 lire della serie “Quercia” che furono emesse dal 1956 al 1970, presentano una forbice di quotazioni molto ampia. Le prime coniature (1956-1959) hanno contorno rigato mentre le successive appaiono lisce sui bordi.

Gli esemplari di prova o con varianti di conio che presentano la lettera P superano le centinaia di euro, mentre le annate comuni valgono pochi euro. La moneta del 1956 è considerata rara e raggiunge il valore di 1000 euro se in Fior di Conio. Infine ci sono le 500 lire in argento Caravelle che valgono molto di più.

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