Mal di montagna, chi è più a rischio, come riconoscere i sintomi e come prevenirli

Mal di montagna, chi è più a rischio, come riconoscere i sintomi e come prevenirli

Stare male in montagna - pourfemme.it

Quando si supera una certa altitudine, si può andare incontro a un disturbo chiamato mal di montagna. Ecco come fare per gestirlo.

Trascorrere qualche giornata in montagna è un vero toccasana per l’organismo. È possibile respirare aria pulita, prendere una pausa dal caos della città, assistere a paesaggi incredibili e godersi la natura incontaminata. Si può partire da soli, per soggiornare in qualche agriturismo con la famiglia, oppure unirsi a escursioni già organizzate.

Sempre più spesso, ci sono itinerari che promettono di superare i 2500 metri di altitudine. Raggiungere simili altezze, ovviamente, è in grado di suscitare emozioni molto diverse. È facile sentirsi piccoli di fronte a tanta maestosità, però, alcune persone possono avvertire anche dei fastidiosissimi sintomi. Questo potrebbe trasformare una bellissima gita in un momento da dimenticare. Si tratta del così detto mal di montagna. Per fortuna, è possibile adottare alcuni accorgimenti per ridurre i disturbi.

Come combattere il mal di compagna: come comportarsi per evitare i sintomi

Le escursioni in montagna possono trasformarsi in un vero e proprio calvario, soprattutto per le persone meno esperte. Non tutti, infatti, sanno di dover fare attenzione alle alte quote. A mano a mano che si sale, la pressione barometrica diminuisce e di conseguenza anche quella dell’ossigeno nell’organismo. In tali condizioni, si può verificare un fenomeno chiamato ipossia. Anche se all’esterno la quantità di ossigeno rimane la stessa, il corpo non riesce più a introdurne a sufficienza. Con il passare dei minuti, è possibile assistere all’alternarsi di diversi sintomi come nausea, vomito, diarrea, cefalea acuta, eccessiva stanchezza e vertigini.

Prima di superare i 2500 metri, bisognerebbe accertarsi di non avere problematiche fisiche che possono andare in contrasto con simili escursioni. Le persone affette da malattie cardiache, da ipertensione polmonare e da patologie neurologiche e celebrali dovrebbero parlare bene con il medico. Anche le donne in stato interessante non possono prendere alla leggera la situazione.

Mal di montagna

Contrastare il mal di montagna – pourfemme.it

Uno dei modi migliori per limitare i sintomi è quello di dare al proprio corpo il tempo di adattarsi. Dopo aver raggiunto i 2500-3000 metri, bisognerebbe fermarsi a riposare per la notte. Durante la salita, dovrebbero essere organizzate delle soste frequenti. La permanenza a simili altitudini permetterà all’organismo di non subire gli effetti repentini del calo di ossigeno.

Inoltre, si consiglia di mantenersi idratati, di non compiere grandi sforzi fisici e di non bere alcool. Ci sono anche dei farmaci che potrebbero migliorare la situazione, ma il fai da te è pericoloso. Se si dovessero avvertire disturbi gravi, però, è fondamentale fermarsi per farsi visitare da un medico esperto.

Parole di Claudia Perseli