Le spugnette per piatti non sono il massimo dell'igiene: come sostituirle (subito)

Le spugnette per piatti non sono il massimo dell’igiene: come sostituirle (subito)

Le spugnette per i piatti sono un ricettacolo di germi e batteri stando a più di uno studio - pourfemme.it

Le spugnette per i piatti servono a lavare le stoviglie ma non sono molto igieniche. Ecco come sostituirle.

Tutti i giorni fra le faccende domestiche rientra sicuramente il lavaggio delle stoviglie. Molte persone usano le spugnette per i piatti e il detersivo. Le prime sono un valido strumento per effettuare questo lavaggio ma non sono molto igieniche perché possono diventare un ricettacolo di germi e batteri. 

Uno studio condotto da un team di ricerca norvegese e di recente pubblicato sul Journal of Applied Microbiology, ha proprio confermato come le spugnette per i piatti non siano il massimo per lavare le stoviglie perché su di esse possono esserci tanto batteri non dannosi, tanto quelli più pericolosi (come la salmonella). 

Come sostituire le spugnette per i piatti (che non sono molto igieniche)

La salmonella può trovarsi sulle spugnette per i piatti, passare alle mani, sulle superfici della cucina o sulle stoviglie e finire nel cibo, facendo ammalare le persone. Questo è quanto emerso da uno studio condotto proprio sulle spugnette usate da 20 persone che vivono in Portogallo e 35 spazzole e 14 spugne di persone residenti in Norvegia.

Spugnette per i piatti: l'alternativa

L’alternativa, più igienica, alle spugnette per i piatti – pourfemme.it

Un precedente sondaggio, condotto dallo stesso team di ricerca su 9.966 persone, aveva scoperto che le spugnette sono l’oggetto più comunemente usato per pulire le cucine e lavare i piatti nella maggior parte dei 10 Paesi europei presi a campione, mentre le spazzole sono l’utensile più utilizzato solo in due Paesi: Norvegia e Danimarca. Le spugnette erano tutte usate per lavare piatti, pentole e padelle, e 19 delle 20 spugne portoghesi venivano usate 5/6 volte a settimana o più spesso.

Delle spazzole raccolte in Norvegia, invece, 32 su 35 erano state utilizzate da 5/6 volte a settimana o più. Su spugnette e spazzole non sono stati trovati batteri patogeni però i livelli complessivi di batteri erano inferiori nelle spazzole rispetto alle spugne. Quando i ricercatori hanno aggiunto i batteri della salmonella ad entrambi gli oggetti, hanno riscontrato una significativa riduzione del numero di salmonelle nelle spazzole lasciate asciugare durante la notte.

Non si poteva dire lo stesso per le spugne che apparivano più contaminate dai batteri. Trond Møretrø, ricercatore presso Nofima, un istituto di ricerca alimentare norvegese, e autore principale dello studio ha affermato che la spugnetta per i piatti è umida e accumula residui di cibo che sono anche cibo per i batteri, portando ad una rapida crescita di questi. Anche se le spugne venivano pulite frequentemente, i batteri continuavano a crescere, quindi l’unica soluzione era sostituirle ogni giorno.

Proprio per la differenza fra spugnette da cucina e spazzole, i ricercatori norvegesi hanno definito quest’ultima una valida alternativa. Il professor Møretrø ha dichiarato che “La salmonella e altri batteri crescono e sopravvivono meglio nelle spugne che nelle spazzole, il motivo è che le spugne nell’uso quotidiano non si seccano mai. Una singola spugna può ospitare un numero maggiore di batteri rispetto alle persone sulla Terra”.

Le spazzole invece si asciugano tra un uso e l’altro e, proprio per questo, accumulano meno batteri, che fra l’altro qui sopra moriranno. In più avendo il manico, non c’è il contatto diretto con la mano, come avviene per la spugnetta per i piatti. Chi invece proprio non vuole sostituire la sua spugnetta per i piatti deve però ricordarsi di prenderne una nuova quasi ogni giorno.