La vaccinazione antitetanica: quando farla e i possibili effetti collaterali

La vaccinazione antitetanica: quando farla e i possibili effetti collaterali

Cos’è il tetano e quando fare la vaccinazione antitetanica - pourfemme.it

Quando bisogna fare la vaccinazione antitetanica e gli effetti collaterali? Ecco cosa bisogna sapere su questa malattia e come proteggersi.

Il tetano è una malattia infettiva acuta non contagiosa causata dal batterio Clostridium tetani che si trova soprattutto nel terriccio, nel letame, nell’asfalto e nel tratto digerente di alcuni animali (soprattutto equini ed ovini). Il batterio del tetano è molto resistente perché si conserva come spora cioè si circonda di un involucro protettivo.

Nell’immaginario collettivo, ci si infetta di tetano quando si tocca qualcosa di arrugginito (ad esempio un filo spinato). In realtà il batterio del tetano entra nell’organismo quando ci si procura delle ferite, si usano siringhe infette, si viene morsi da animali o per ustioni o abrasioni.

Quando fare la vaccinazione antitetanica e i possibili effetti collaterali

Il batterio del tetano, quando arriva in ferite profonde e poco ossigenate, germina e produce una tossina che tramite le giunzioni neuromuscolari e i nervi raggiunge il midollo spinale. A questo punto può portare alla paralisi spastica dei muscoli, provocando anche la morte perché intacca i muscoli respiratori e porta al conseguente arresto cardio-respiratorio (un caso su dieci). La malattia non è infettiva ma in Italia, ogni anno, si registrano circa 100 morti, tra adulti ed anziani. Si può prevenire il tetano con la vaccinazione antitetanica. È prevista la somministrazione di un vaccino con tossoide tetanico adsorbito che conferisce una protezione duratura per almeno 10 anni.

Vaccinazione antitetanica: i possibili effetti collaterali

I possibili effetti collaterali della vaccinazione antitetanica – pourfemme.it

Si tratta di una semplice iniezione per via intramuscolare nel braccio. Gli effetti indesiderati più comuni sono le reazioni infiammatorie di breve durata nel punto di iniezione (dolenzia e febbre, questa compare in circa il 5% dei casi). Il ciclo di vaccinazione comprende tre dosi di cui le prime due effettuate a distanza di circa due mesi l’una dall’altra e la terza a distanza di 6-12 mesi dalla seconda. 

Ulteriori richiami devono essere effettuati con cadenza decennale (anche se è sufficiente una sola dose di richiamo trascorsi i 10 anni). Chi ignora la propria situazione vaccinale e non possiede un libretto vaccinale, può richiedere gratuitamente il rilascio del certificato delle vaccinazioni eseguito presso l’Anagrafe Sanitaria del comune di residenza.

Se queste informazioni dovessero mancare, si può effettuare un esame ematico (tramite il proprio medico curante) con ricerca di anticorpi anti tetano e il confronto con i valori limite permetterà di capire il grado di copertura. La vaccinazione antitetanica non è in genere obbligatoria ma lo è solo per alcune categorie di lavoratori e lavoratrici più esposti ai rischi dell’infezione e per gli sportivi.