La sindrome di Ménière: cause, sintomi e cure

Sapere cos'è la sindrome di Ménière, una malattia che colpisce l'orecchio interno e, in particolare, il labirinto con effetti negativi sulla capacità di equilibrio.

La sindrome di Ménière: cause, sintomi e cure

La sindrome di Ménière, una malattia che colpisce la parte più profonda dell’orecchio, interessando, in particolare, il labirinto, che ha ancora cause dai contorni poco chiari e che si manifesta con una serie di sintomi precisi. Ecco di cosa si tratta, alcune informazioni utili per saperne di più di questa patologia dell’orecchio, dei segnali d’allarme da non sottovalutare e delle cure che possono risultare efficaci.

Cos’è

La sindrome di Ménière è una forma particolare di labirintite, una malattia che colpisce l’orecchio interno e, come già anticipato, soprattutto il labirinto, cioè l’organo costituito da tre canali semicircolari e deputato al controllo dell’equilibrio, compromettendone progressivamente funzionalità ed efficienza.

Le cause possibili

Difficile tracciare il profilo dei possibili e più accreditati responsabili in caso di sindrome di Ménière. Le cause non sono ancora chiare. Più noti, invece, il meccanismo d’azione all’origine della malattia: si verifica un aumento repentino della pressione dell’endolinfa, il liquido che si trova all’interno del labirinto. Aumento, tanto veloce quanto imprevisto e imprevedibile, che provoca la compressione e, di conseguenza, la distruzione delle cellule neurali che compongono il labirinto. Distrutte le cellule, la funzionalità del labirinto è sensibilmente compromessa.

I sintomi più evidenti

Come si manifesta questo disturbo? Molto facile intuire che la prima capacità a essere colpita sarà l’equilibrio. Infatti, è proprio l’equilibrio a vacillare soprattutto nella fase acuta della sindrome di Ménière. Si perde l’equilibrio e, con esso, anche la capacità di alzarsi e rimanere in posizione eretta in modo stabile e senza problemi. Anche l’udito subisce qualche contraccolpo: attacco dopo attacco la capacità uditiva tende a diminuire, a peggiorare; in aggiunta possono comparire anche gli acufeni, cioè quei fastidiosi ronzii che disturbano ogni percezione uditiva. A completare il quadro clinico, altri possibili sintomi correlati, come la nausea, il vomito, l’incremento della sudorazione e l’accelerazione del battito cardiaco.

La cura

Se è vero che attualmente non esiste una terapia risolutiva per questa patologia, è altrettanto vero che è possibile adottare alcuni piccoli e grandi accorgimenti per contenerne i sintomi e che ci sono alcuni trattamenti farmacologici e chirurgici utili. Tra i trucchi quotidiani rientrano sicuramente le scelte alimentari e di vita: meglio ridurre il consumo di sale e caffeina, evitare il fumo e assicurarsi un buon apporto quotidiano di liquidi. Efficaci per tenere sotto controllo i sintomi più fastidiosi durante gli attacchi acuti della sindrome di Ménière anche alcuni farmaci, come gli ipertonici, i diuretici e gli antistaminici a effetto centrale. Esistono poi una serie di opzioni chirurgiche più drastiche e complesse che prevedono interventi in sala operatoria, come la nueroctomia selettiva vestibolare, che prevede l’intervento sul nervo che, dal labirinto, trasporta gli stimoli al cervello.

Parole di Camilla Buffoli