La dieta ittica previene il tumore alla prostata

La dieta ittica può prevenire il rischio di tumore alla prostata del 63%, perché troppa carne e latticini stimolano la produzione di testosterone.

La dieta ittica previene il tumore alla prostata

Il pesce dovrebbe essere l’alimento principe della nostra alimentazione: è poco calorico, non ingrassa, altamente digeribile e tante proprietà salutari. Tra queste, una nuova ricerca della McGill University pubblicato sull’ American Journal of Clinical Nutrition, ha dimostrato che una dieta ittica è l’arma in più efficace per ridurre del 50% la mortalità di cancro alla prostata. Proprio così, sembrerebbe che il pesce prevenga e aiuti la lotta contro un tumore, tipico maschile. Lo stabilisce una revisione di 31 studi che ha esaminato i consumi alimentari di centinaia di migliaia di pazienti.

I dati parlano abbastanza chiaro: i grandi mangiatori di specialità marine hanno avuto il 44% di possibilità in meno di sviluppare il cancro alla prostata metastatico, un consumo abbondante di branzino, merluzzo e salmone ridurrebbe la mortalità per cancro del 64%.
 
Ma non è l’unico studio sull’argomento. La ricerca della University of California di San Francisco ha considerato 478 uomini sani e 466 malati di tumore alla prostata, misurando, tramite appositi questionari, quanto pesce mangiavano nell’arco di una settimana. Coloro che includevano il pesce nella loro dieta arrivavano a ridurre l’incidenza della neoplasia prostatica anche del 63%.
 
Si sa che l’alimentazione è un’arma abbastanza vincente nella lotta alla prevenzione e il tumore alla prostata dipende anche da un consumo esagerato di carne e latticini, e quindi di grassi derivanti dalla carne, prevalentemente saturi, e calcio, aggiunto allo scarso apporto di alimenti di origine vegetale. Questa dieta produce eccessivi livelli di testosterone, l’ormone che essendo in grado di stimolare eccessivamente le cellule prostatiche, può aumentare l’incidenza tumorale. Ecco perché una dieta ittica ha tanta importanza.