La carne bovina è fonte di ferro, soprattutto durante l'infanzia

Consumare carne rossa fa bene alla salute, ma bisogna stare attenti alle dosi e al taglio

La carne bovina è fonte di ferro, soprattutto durante l’infanzia

La carne bovina non va eliminata dalla dieta. Attenzione questo post non è per i vegetariani e per i vegani, loro seguono delle regole alimentari rispettabili e diverse. Qui ci rivolgiamo a quelle persone che mangiano solamente carne bianca, come pollo, tacchino, coniglio e maiale. La carne bovina è la fonte alimentare di ferro tra le più importanti per l’alimentazione umana, insostituibile soprattutto nella prima infanzia. Questo quanto è emerso durante il convegno: “Beef Quality tra percezione e realtà: la qualità delle carni bovine a 360”.

È ovvio che si tratti di un’opinione di parte, ma è davvero molto interessante. Franca Marangoni del Centro Studi dell’Alimentazione Nutrition Foundation of Italy ha dichiarato: “Recenti studi hanno evidenziato vantaggi per la salute legati al consumo di carne bovina in termini di controllo del peso, attribuibili sia alla bassa densità energetica dell’alimento in sé, sia agli effetti sul senso di sazietà e sulla regolazione dei meccanismi della fame e dell’appetito”.
 
Secondo l’indagine, il consumo di proteine riduce il consumo di grassi. Allora su questo vorrei ricordare che la carne rossa non va consumata più di due volte la settimana e che è meglio fare sempre attenzione al taglio: non deve essere grassa come quella nella foto, perché se da un lato riduce il senso di fame, dall’altra aumenta il colesterolo e i rischi cardiovascolari.
 
Insomma, trovo questa ricerca molto interessante e sicuramente è corretto non eliminare un prodotto solo perché si pensa che possa influenzare la linea, ma dall’altro bisogna fare anche attenzione a non consumarne in eccesso e a farlo nel modo corretto.