Ipotermia: sintomi, cause e cure

Il freddo, l'umidità ed il vento forte, tipici di queste ore sulla maggior parte del nostro Paese possono provocare ipotermia.

Ipotermia: sintomi, cause e cure

Ipotermia, sintomi, cause e cure. Non si tratta di una semplice sensazione di freddo e di infreddolimento, è un vero e proprio disturbo caratterizzato dal repentino abbassamento della temperatura del corpo sotto i trentacinque gradi che può provocare il rallentamento di tutte le funzioni vitali dell’organismo. Un disturbo potenzialmente pericoloso, quindi, che va affrontato tempestivamente, per evitare rischi e complicazioni. Ma cerchiamo di saperne e capirne di più.

Di cosa si tratta

Con il termine ipotermia si intende l’abbassamento della temperatura corporea al di sotto dei trentacinque gradi. Abbassamento che rischia di compromettere progressivamente le funzioni vitali, comprese quelle cardiovascolari e respiratorie, nervose e intellettive. Più frequente in montagna e in presenza di climi freddi, durante le immersione subacquee o come conseguenza di traumi importanti.

Tutta questione di temperatura, quindi. Se, in condizioni normali, la temperatura del corpo è di circa trentasette gradi, in presenza di ipotermia, i due principali meccanismi che la regolano, cioè l’aumentata produzione di calore e la minore dispersione, non sono in grado di bilanciare il raffreddamento. Si possono distinguere tre diversi gradi di ipotermia, l’ipotermia lieve, caratterizzata da una temperatura che non scende sotto i 34°, l’ipotermia moderata, con una temperatura corporea compresa tra 34° e 30°, e ipotermia severa, in cui la temperatura è inferiore ai 30°.

I sintomi

I segnali da non sottovalutare, che possono essere sintomi di ipotermia vanno dai lievi tremori, alla pelle d’oca, fino alla perdita di sensibilità nelle mani, allo scoordinamento muscolare e alle difficoltà a camminare. Più scende la temperatura, più la sintomatologia si fa severa, compaiono: tremori violenti, leggera confusione mentale, difficoltà a parlare, amnesia, mancanza di equilibrio e depressione. Per poi peggiorare ulteriormente con rigidità muscolare e colore blu della cute, fibrillazione del cuore e battito irregolare, riduzione del polso e della respirazione, incoscienza e, infine, arresto cardiaco e respiratorio.

Le cause

Da distinguere, in tema di cause, quelle soggettive da quelle oggettive. Nelle prime rientrano: l’ipersensibilità al freddo, la malnutrizione e la disidratazione, l’affaticamento fisico e lo stress psicologico. Tra i fattori di rischio oggettivi, invece, cioè quelli ambientali, si annoverano: l’esposizione a temperature rigide per un tempo prolungato, la presenza di vento e umidità.

Le cure

In caso di ipotermia, per evitare la situazione degeneri, è fondamentale chiamare subito i soccorsi. In attesa dell’ambulanza, può essere utile adottare qualche misura di pronto soccorso, come risaldare la persona in modo progressivo, avvolgendola con le coperte o dei fogli di alluminio, in grado di trattenere il calore – no a un riscaldamento repentino, però, che potrebbe essere controproducente – e farle assumere, se possibile, liquidi caldi e alimenti ricchi di proteine e carboidrati.

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Parole di Camilla Buffoli