Invalidità 2024: arrivano 2 vie per avere più soldi ma occhio a non sbagliare scelta

Invalidità 2024: arrivano 2 vie per avere più soldi ma occhio a non sbagliare scelta

Si può ottenere la rivalutazione dello status di invalido civile (pourfemme.it)

Gli invalidi hanno la possibilità di richiedere il riesame della loro condizione e accedere a nuovi vantaggi. In che modo? Scopriamolo.

L’INPS riconosce la condizione di invalidità civile ai soggetti che si trovano in particolari condizioni.

Nel dettaglio, a coloro di età compresa tra i 18 e i 67 anni che hanno una riduzione della capacità lavorativa superiore a un terzo e ai minori e agli adulti con più di 67 anni che non riescono a svolgere autonomamente le normali attività quotidiane, a causa di menomazioni fisiche o mentali.

Queste persone devono sottoporsi a una specifica verifica dinanzi a una Commissione medica INPS. In caso di rigetto dell’istanza, hanno a disposizione due strumenti per ottenere la rivalutazione del proprio caso. Vediamo in cosa consistono.

Riesame invalidità civile: come si richiede?

Gli invalidi civili hanno due possibilità per ottenere la revisione della propria condizione: proporre ricorso giudiziale oppure presentare domanda di aggravamento. Il ricorso è possibile in caso di valutazione negativa da parte della Commissione medica INPS. Con tale strumento, infatti, si può contestare tale decisione e ottenere un nuovo parere.

ricorso e domanda di aggravamento

In cosa consistono il ricorso e la domanda di aggravamento? (pourfemme.it)

È obbligatorio farsi assistere da un avvocato e agire entro sei mesi dalla comunicazione del verbale rilasciato dai medici.

La domanda di aggravamento, invece, è la richiesta che il soggetto che ha già ottenuto il riconoscimento dell’invalidità civile può presentare affinché venga riesaminata la propria situazione sanitaria. L’obiettivo è, infatti, ottenere una percentuale di invalidità superiore perché si ritiene che lo stato di salute sia peggiorato.

Se la Commissione medica accerta tale variazione, avverte la Commissione di Verifica, che ha 60 giorni di tempo per decidere.

È opportuno chiarire che sia il ricorso sia la domanda di aggravamento presentano dei pro e dei contro. Come decidere quale conviene? Ovviamente bisogna valutare la condizione personale dell’interessato.

Il ricorso giudiziario ha come principale pregio la possibilità di essere valutati da un medico legale imparziale, estraneo alla Commissione INPS, che viene designato direttamente dal giudice. È, però, una soluzione che comporta parecchi costi, dovuti alle spese legali e a quelle processuali (se l’esito dovesse essere negativo).

La domanda di aggravamento non prevede costi perché si presenta in maniera del tutto gratuita, ma non può essere presentata prima di sei mesi dalla visita dinanzi alla Commissione medica INPS e, inoltre, è legata alla valutazione della stessa Commissione.

Per questo motivo, l’istanza va presentata solo quando si è certi di un reale peggioramento delle proprie condizioni di salute, precedentemente esaminate. In caso contrario, si rischia un rigetto della richiesta.

In conclusione, molti invalidi considerano il ricorso in Tribunale più efficiente per ottenere tutela e contestare il giudizio della Commissione INPS, perché assicura una revisione totale e imparziale della situazione clinica.

La scelta, però, è estremamente soggettiva e va effettuata tenendo conto dei contesti individuali.

Parole di Antonia Festa