Il nuovo farmaco contro l'obesità sarà disponibile tra poche settimane: perché è così efficace

Il nuovo farmaco contro l’obesità sarà disponibile tra poche settimane: perché è così efficace

L'obesità in Italia coinvolge circa sei milioni di persone - Pourfemme.it

Un innovativo farmaco antidiabetico potrebbe presto rappresentare la nuova frontiera nella perdita di peso di molte persone.

In Italia l’obesità coinvolge sei milioni di persone, circa il 6% della popolazione adulta e più di 25 milioni sono in sovrappeso secondo i dati del IV Italian Barometer Obesity Report, rappresentando un rilevante problema della salute pubblica nel nostro Paese.

In tale contesto le proposte della case farmaceutiche nel corso degli anni per aiutare a combattere questa problematica legata alla necessità di riduzione del peso corporeo sono state numerose. Di recente è emerso un nuovo farmaco che sembra essere particolarmente efficace nella riduzione del peso corporeo, si tratta dell’antidiabetico tirzepatide (Mounjaro) sviluppato dalla Eli Lilly.

Tirzepatide è un agonista dei recettori delle incretine, gruppo di ormoni che stimola la diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue ma, rispetto ad altri farmaci prende di mira un ulteriore recettore, quello dell’ormone GIP diventando così il primo “doppio agonista ormonale” dei recettori incretinici, in quanto lega e attiva i recettori per GIP e GLP-1, che agiscono in modo diverso sul metabolismo glicidico e sul rilascio di insulina.

La ricerca sulla tirzepatide sta dimostrando che il farmaco porti a una maggiore perdita di peso. Gli ormoni GLP-1 e GIP vengono rilasciati in risposta all’aumento dei livelli di glucosio nel sangue dopo un pasto e agiscono sul pancreas per aumentare la produzione di insulina che abbassa i livelli di glucosio nel sangue.

Gli studi sul Tirzepatide

Da alcuni studi è emerso che più dell’80% dei pazienti trattati con tirzepatide ha raggiunto i propri obiettivi di glucosio e che il trattamento comportava una perdita di peso, dal momento che coloro che avevano assunto il farmaco per il diabete di tipo 2 avevano perso in media tra l’8,5% e il 13% del loro peso corporeo.

Molti studi hanno dimostrato l'effetto di perdita di peso con l'assunzione di Tirzepatide

La Tirzepatide, secondo alcuni studi, avrebbe effetti dimagranti – Pourfemme.it

I risultati di ulteriori studi condotti su adulti con obesità o sovrappeso e comorbilità legate al peso, escluso il diabete di tipo 2, hanno fornito prove evidenti dell’efficacia del tirzepatide, mostrando, in uno studio di 72 settimane, che il trattamento ha portato a una riduzione del 15-20% del peso corporeo rispetto al 3% del gruppo placebo.

Anche il secondo studio a lungo termine ha rilevato che la somministrazione settimanale di tirzepatide ha comportato una perdita di peso corporeo del 20% nelle persone in sovrappeso. Si tratta di riduzioni di peso maggiori di quelle riportate negli studi che avevano utilizzato un farmaco chiamato semaglutide.

Come medicinale antidiabetico, il tirzepatide è disponibile come soluzione iniettabile ed è soggetto a prescrizione medica. Il trattamento può essere iniettato sotto la pelle dell’addome, della parte superiore del braccio o della coscia. Può essere somministrata in aggiunta ad altri trattamenti per il diabete di tipo 2 contenenti metformina, SGLT2i, sulfonilurea o insulina, sempre sotto lo stretto controllo medico, in associazione alla dieta e all’esercizio fisico.

Al momento l’uso la tirzepatide come farmaco per il trattamento della perdita di peso non è stata ancora approvato ma  potrebbe essere disponibile su prescrizione dall’inizio del 2024.

Parole di Arianna Teseo