Terapia del dolore: che cos'è e in cosa consiste

Il dolore cronico è una condizione di cui soffrono moltissimi italiani. Vediamo che cos'è e come funziona la terapia de dolore.

Terapia del dolore: che cos’è e in cosa consiste

Foto Unsplash | Ivan Aleksic

Il dolore cronico può essere il risultato di malfunzionamenti nel sistema nervoso, in cui le cellule nervose diventano eccessivamente sensibili.

Gli antidolorifici convenzionali spesso non aiutano. Tuttavia, il dolore cronico può essere gestito con trattamenti non farmacologici e farmaci speciali: la cosiddetta terapia del dolore.

Il dolore acuto è un dolore che dura da pochi giorni a settimane, ma non più di tre mesi.

Il dolore cronico, invece, persiste anche se la causa è già guarita. La ricerca sul dolore presuppone che sia spesso il risultato di un sistema nervoso che è diventato eccessivamente sensibile. Scendiamo nei dettagli.

Che cos’è il dolore cronico?

Ragazza colpita da dolore cronico che urla
Foto Unsplash | Camila Quintero Franco

Il dolore cronico è una patologia che deve essere curata con una terapia adeguata, come stabilisce la legge 38/2010.

Questa normativa tra le varie cose, istituisce adeguati centri per la terapia per il dolore, percorsi adeguati per la diagnosi e la cura ed una semplificazione in ambito di prescrizione farmacologica.

Il dolore cronico non ha alcuna funzione utile. Al contrario, può portare a vari problemi, ad esempio: limitazione della mobilità, disturbi del sonno, esaurimento e stress psicologico, compromissione della capacità di lavorare.

La causa è sempre un malfunzionamento del sistema nervoso o un’infiammazione cronica.

Esempi di disturbi del dolore cronico o disturbi che possono portare a dolore cronico includono:

Che cos’è la terapia del dolore e in cosa consiste?

Mano con delle pillole all'interno
Foto Unsplash | Towfiqu barbuiya

Mentre il dolore acuto può essere alleviato da antidolorifici come acido acetilsalicilico, ibuprofeneo, paracetamolo, la stessa cosa non vale per il dolore cronico.

Solo gli oppioidi danno sollievo, ma gli effetti collaterali (tra cui una grave dipendenza) non li rende assolutamente la cura adatta.

Gli esperti di medicina ritengono che nei dolori cronici sia importante sviluppare una vera e propria terapia del dolore, fatta di strategie che aiutino ad affrontare meglio il dolore nella vita di tutti i giorni.

Il dolore potrebbe non sparire del tutto, ma si può alleviare e, soprattutto, si può imparare a conviverci.

Nel caso del dolore cronico rivestono particolare importanza l’esercizio, il rilassamento e le modalità per affrontare il dolore dal punto di vista psicologico. Particolarmente utile si è rivelata la psicoterapia cognitivo-comportamentale.

La terapia del dolore si compone di varie modalità e strategie, oltre al rilassamento, alla psicoterapia, spesso si uniscono anche farmaci che influenzano l’effetto delle sostanze messaggere sulle cellule nervose (neurotrasmettitori).

La terapia del dolore: restare attivi nonostante il dolore

Gli specialisti consigliano, durante la terapia del dolore, a coloro che soffrono di dolore cronico, di rimanere fisicamente attive e di esercitarsi regolarmente.

Il movimento rilascia, infatti, sostanze che hanno un effetto antidolorifico.

L’esercizio stimola anche la circolazione sanguigna e il metabolismo e assicura che le ossa e la cartilagine siano adeguatamente rifornite di nutrienti.

Altri vantaggi sono: avere il corpo più elastico, migliorare la mobilità e il senso dell’equilibrio e proteggere dalle cadute. Ultimo ma non meno importante, l’esercizio aumenta il benessere.

Chi non è stato attivo finora è meglio che inizi lentamente per evitare di sovraccaricare.

Lo scopo della terapia fisica è quello di aumentare gradualmente la soglia del dolore, ma non fare mai di testa tua, fatti consigliare dal tuo medico.

 

Parole di Imma Duni