Decidere di ritirarsi dalla vita sociale potrebbe essere il sintomo di un disagio. Ecco chi sono gli Hikikomori e perché è importante aiutare i propri figli!
Esistono diversi tipi di problemi adolescienziali, saper intervenire è sicuramente uno step fondamentale per la crescita e il bene del ragazzo/della ragazza. Hikikomori è un termine sempre più frequente e riguarda proprio i giovani che tendono a isolarsi per diversi motivi.
Il termine giapponese significa “stare in disparte” e indica tutti quei giovani adolescenti che tendono ad isolarsi per diverso tempo. I ragazzi con questo stato di salute mentale son sempre più in crescita, in Italia sembrerebbero esserci più di centomila casi, mentre il tutto il mondo gli Hikikomori sembrerebbero aver superato addirittura il milione.
Intervenire è fondamentale, isolarsi e chiudersi in se stessi specialmente in un periodo così delicato come l’adolescenza potrebbe causare non pochi problemi a livello psicologico. Ecco come aiutare i propri figli!
Tutto quello che devi sapere sugli Hikikomori
Riconoscere i giovani Hikikomori potrebbe non essere così difficile, il Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare giapponese ha pubblicato delle linee guida su questa sindrome. L’isolamento sociale potrebbe causare diversi problemi: potrebbe aumentare la dipendenza dai social network, avere disturbi del sonno, fobia sociale, depressione clinica e altri disturbi d’ansia.
I sintomi che persistono per oltre i 6 mesi son assolutamente un campanello d’allarme. Perché, però, i ragazzi tendono ad isolarsi sempre di più? A quanto pare uno dei motivi potrebbe essere il bullismo, le alte aspettative dei genitori o di chi sta intorno al ragazzo, e avere diverse pressioni scolastiche e quindi anche sociali.
Sicuramente avere una piccola guida su come proteggere i bambini dal bullismo è importante, riconoscere i problemi dei ragazzi adolescenti non è per nulla semplice.
Qualora ci si dovesse sentire in grosse difficoltà ad affrontare queste situazioni, il giovane sentirà il bisogno di chiudersi in se stesso e così isolarsi completamente. Non bisogna assolutamente sottovalutare queste situazioni perché per l’adolescente non sono altro che richieste di aiuto.
Secondo l’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio di Pisa le caratteristiche più comuni tra i soggetti Hikikomori sono le seguenti: essere del sesso maschile, avere tra i 14 e i 30 anni ed essere figlio unico di una famiglia in cui uno dei genitori è spesso assente (la figura più assente sembrerebbe essere quella maschile).
Intervenire con il dialogo è sicuramente la forma più pratica e veloce, dopodiché il passo successivo potrebbe essere quello di mettersi in contatto con le varie associazioni per supporto e maggiori consigli.