Gastroprotettore, se viene preso a quest'ora non ha effetto: in pochi lo sanno

Gastroprotettore, se viene preso a quest’ora non ha effetto: in pochi lo sanno

Quando non assumere il gastroprotettore - pourfemme.it

I gastroprotettori non possono essere assunti liberamente. C’è un momento della giornata che annulla completamente la loro efficacia.

L’esofagite da reflusso colpisce sempre più persone. Si tratta di una patologia cronica, da non trascurare. L’azione degli acidi, infatti, può mettere in pericolo lo stomaco e l’esofago. Fortunatamente, ad oggi, ci sono diversi rimedi per tenerla sotto controllo. Il medico, dopo una visita accurata ed esami ben mirati, potrà prescrivere la terapia più adatta.

Normalmente, si opta per gastroprotettori, conosciuti anche con il nome di inibitori di pompa protonica. Nonostante la facilità d’utilizzo, bisogna fare attenzione a non assumerli in un determinato momento della giornata. In questo caso, infatti, non avranno alcun effetto.

In che momento non prendere i gastroprotettori: efficacia compromessa

I gastroprotettori giocano un ruolo importantissimo della malattia da reflusso gastroesofageo. Il loro obiettivo è quello di contrastare l’acido cloridrico in eccesso prodotto dallo stomaco. La conseguente riduzione attenuerà tutti i sintomi legati alla patologia. La terapia non può essere assunta al bisogno. Sarà il medico a prescrivere i cicli da seguire.

Assumere gastroprotettori

In che momento assumere il gastroprotettore – pourfemme.it

Ogni farmaco ha i suoi effetti collaterali, però, in generale, sono ben tollerati dall’organismo. Una sola dose ha una copertura che varia dalle 18 alle 24 ore. Di solito, vengono prescritti la mattina, a stomaco vuoto. Non si tratta di un caso perché, dietro a questa indicazione, c’è un motivo ben preciso. Gli inibitori di pompa protonica, per funzionare, devono legarsi a dei particolari aminoacidi presenti nello stomaco. In caso di assunzione di cibo, però, potrebbero unirsi alle molecole degli alimenti, rendendo nullo il loro effetto. La mancata attivazione potrebbe avere delle conseguenze spiacevoli perché la malattia continuerà a danneggiare l’esofago.

I gastroenterologi consigliano di prenderli al risveglio, almeno mezz’ora prima di mangiare. Si tratta di un tempo sufficiente per garantire la loro funzione. A volte, potrebbe essere necessaria una dose aggiuntiva. In questi casi, essa viene presa di sera, poco prima di andare a dormire, a diverse ore di distanza dalla cena. Ad ogni modo, in caso di dubbi, è sempre necessario parlare con il proprio medico di riferimento. Agire di propria iniziativa è altamente sconsigliabile.

I gastroprotettori non vanno confusi con gli antiacidi. Quest’ultimi, al contrario, devono essere ingeriti dopo i pasti principali. Hanno un funzionamento diverso anche se l’obiettivo principale è sempre quello di ridurre l’acido in eccesso. Inoltre, possiedono un’azione più immediata, ma meno duratura. In alcuni casi, possono essere combinati con gli inibitori di pompa protonica.

Parole di Claudia Perseli