Serie TV di soli 8 episodi ambientata nella cittadina di Wind Gap nel Missouri in cui una ragazzina è stata uccisa e un’altra, scomparsa, sarà ritrovata morta. La protagonista, Camille Preaker (interpretata dalla bellissima Amy Adams) è una giornalista nata e cresciuta proprio a Wind Gap e quasi costretta dal capo a tornare a casa per scrivere un pezzo sulle vicende che hanno profondamente scosso la comunità locale.
In un tempo quasi sospeso galleggiano il doloroso passato di Camille, recuperato attraverso flashback che come pezzi di un puzzle vanno progressivamente a ricomporre la storia della donna, e il presente fatto di apparenze e inganni che coprono come una cappa tutta la città.
Camille sfida il clima di tensione e sospetto che si è creato a Wind Gap e soprattutto sfida l’ostilità di una madre, Adora, che fin dalla prima puntata ci lascia perplessi: può una donna del genere definirsi madre? Adora non ama Camille e non fa nulla per nasconderlo, la disprezza, la giudica continuamente e non vede l’ora di metterla alla porta. Ma questo personaggio, interpretato da una magnifica Patricia Clarkson, si rivela nel corso degli episodi molto più complesso, un vero e proprio caso psichiatrico.
La permanenza a Wind Gap rappresenta per Camille l’occasione per fare i conti con proprio passato, portare alla luce quei demoni che l’hanno costretta a un presente di alcolista e che si trovano incisi sulla sua pelle, letteralmente. Perché Camille è stata per anni un’autolesionista, ha devastato il suo corpo e tra le sue cicatrici è possibile leggere gli abusi, la violenza fisica e psicologica, la morte inspiegabile della sorellina Marian.
I caratteri di questo personaggio sono quelli di un’antieroina: conduce una vita sregolata, non ha un legame stabile in una comunità in cui tutti hanno figli, ha una devastante dipendenza dall’alcol che non nasconde (ma a Wind Gap bevono tutti) e un corpo distrutto che invece nasconde anche alla madre. Cosa fa dunque di lei una donna forte? La determinazione. Ogni scoperta, ogni brandello del proprio passato che recupera la porta a un passo dal rinunciare, ma lei rimane a Wind Gap, non molla. Resiste. Arriva a rischiare la sua stessa vita quando realizza che anche la sorellastra più piccola, Amma, accusa gli stessi sintomi della sorella morta. Il segreto della morte di Marian e delle strane malattie di Amma si nasconde in uno sciroppo fatto in casa da Adora, la madre perfetta, la donna perfetta.
Pur con le sue tormentate problematiche, la positività di questo personaggio emerge episodio dopo episodio e trova la sua consacrazione nelle scene finali dell’ultima puntata, quando Camille decide di prendere con sé la sorella Amma (Adora è finita in carcere, accusata degli omicidi delle due ragazzine e degli abusi sulle figlie) e di scrivere un articolo in cui lei, riluttante a parlare di sé con chiunque, racconta senza filtri la propria storia per poter poi finalmente rinascere.
Ma questa serie regala emozioni fino alla fine, anzi fin dopo i titoli di coda dell’ultimo episodio e le scene davvero conclusive ci costringono a realizzare che a Wind Gap niente è come appare.