Di Serena Vasta | 4 Novembre 2009
Le crisi di panico sono un problema molto più diffuso di quanto si possa immaginare, è stato stimato che una persona mediamente riceve la giusta diagnosi dopo aver consultato almeno 10 medici, inoltre solo una persona su quattro riceve le giuste cure e le giuste attenzioni.
Il modo migliore per riconoscere una crisi di panico è conoscere i sintomi e saperli interpretare, il sintomo chiave è la paura persistente di avere attacchi di panico nel futuro, se è capitato solo sporadicamente tipo 1 – 2 volte a distanza di molto tempo non c’è da preoccuparsi ma quando diventano più frequenti è meglio rivolgersi ad un bravo psichiatra specializzato negli attacchi di panico e nell’ansia.
I sintomi dell’attacco di panico includono:
- aumento della frequenza cardiaca
- difficoltà di respirazione, sensazione di non riuscire ad inalare aria a sufficienza
- terrore quasi paralizzante
- vertigini, stordimento o nausea
- tremori
- sudorazione
- soffocamento
- dolori al torace
- vampate di calore o senso di freddo improvviso
- torpore o formicolio alle dita
- paura di impazzire o di stare per morire
Gli attacchi di panico hanno “regole” ben precise che sono:
- Capita senza preavviso e non si posso fermare
- Il livello di paura non è proporzionale alla situazione corrente.
- Dura da pochi minuti a mezz’ora circa, anche se delle crisi possono susseguirsi anche per ore.
Il problema delle crisi di panico è che spesso degenerano provocando anche fobie, depressione, abuso di sostanze, complicazioni mediche e perfino suicidi, man mano che aumenta il distacco con il mondo esterno i sintomi e le paure si acutizzano fino a non poter vivere in modo “normale”.
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Parole di Serena Vasta