Controllo del colesterolo già a 11 anni, è la nuova politica sanitaria USA

Le nuove linee guida della politica sanitaria USA, prevedono un controllo del colesterolo da effettuare già sui bambini di 11 anni per prevenire l’insorgenza di malattie del cuore.

Controllo del colesterolo già a 11 anni, è la nuova politica sanitaria USA

A che età avete effettuato il primo controllo dei livelli di colesterolo nel vostro sangue? Già belli adulti, immagino, magari dopo i 25 anni, come è capitato a me. In genere, infatti, si tende a prendere in considerazione questo importante valore-spia del nostro stato di salute dopo una certa età, perché “normalmente”, durante infanzia e adolescenza il problema dei grassi “cattivi” che intaccano le arterie, creando placche che possono arrivare ad ostruirle, favorendo così il manifestarsi di patologie anche gravi a danno dell’apparato cardiocircolatorio, si ritiene non esista. Sbagliato, però.

Gli ultimi dati sulla diffusione del sovrappeso e dell’obesità (fattori di rischio principali per l’insorgenza di malattie del cuore e diabete) ci dicono che purtroppo è soprattutto in età pediatrica che i chili di troppo si accumulano, a causa di un’alimentazione scorretta e consumo massiccio di Junk-food (cibo spazzatura). Insomma, le cifre parlano chiaro, nella sola Italia si registra un milione di bambini sovrappeso e quasi mezzo milione obesi.
 
Ebbene, proprio per arginare il fenomeno, o meglio, per cercare di tenerne a bada le conseguenze più nefaste sulla salute pubblica, data l’incidenza sempre crescente di decessi in età ancora giovane causate proprio dalle malattie cardiocircolatorie, ictus e infarti, le nuove linee guida della politica sanitaria USA prevedono il controllo del colesterolo a partire dagli 11 anni di età. Non solo, anche lo screening per il diabete si comincerà a richiedere a partire dai 9 anni.
 
Insomma, un tentativo di testare quanto più precocemente possibile lo stato di salute del cuore e delle arterie (e del metabolismo) della popolazione, in modo da poter agire quanto c’è tutta la possibilità di porvi rimedio. Ho la sensazione che queste decisioni assunte dall’Accademia dei pediatri americani non tarderà a trovare epigoni nel nostro Paese. Perché prevenire, è senza dubbio meglio che curare. Associando screening precoce ad una più capillare e mirata politica di educazione alimentare già a livello di scuola primaria, si potrà tentare di invertire il trend dell’obesità.

Parole di Paola Perria